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Chi era Annarita Morelli, la donna uccisa dal marito e trovata morta in auto a Roma

Animalista, amante dei gatti, Annarita Morelli gestiva una colonia felina alla quale si dedicava con grande attenzione e affetto. Oggi è stata trovata morta in un’auto con un colpo di pistola, il marito è stato ascoltato dai carabinieri.
A cura di Alessia Rabbai
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Annarita Morelli aveva settantadue anni, era amante degli animali, in particolare dei gatti, gestiva una colonia felina. Era sposata con Domenico Ossoli e aveva tre figli. Fonte Nuova è scossa per la sua violenta scomparsa, uccisa con un colpo di pistola al torace dal marito, Domenico Ossoli. Il settantatreenne, che è stato ascoltato dai carabinieri, stamattina è entrato all'interno di una tabaccheria della zona dicendo: "L'ho uccisa, chiamate i carabinieri". Il commerciante è uscito dal negozio e ha trovato la donna morta nell'auto.

Annarita Morelli amava i gatti e aveva una colonia felina

Annarita Morelli era una grande amante dei gatti e aveva una colonia felina, che gestiva e accudiva con grande attenzione. Due giorni fa Annarita aveva partecipato alla manifestazione animasta organizzata in Piazza Padre Pio a Fonte Nuova per i gatti morti infilzati con frecce di balestra ed era in prima linea nella difesa degli animali. Domenico Ossoli invece ha settantatré anni ed è un ex autista della compagnia privata Troiani.

Il femminicidio di Annarita Morelli

Annarita Morelli stamattina era andata al centro veterinario con una ricetta di antiparassitario per il gatto. Una donna che lavora nel centro l'ha vista. Una residente ha detto ai giornalisti di aver udito uno sparo intorno alle 9, dopo un quarto d'ora ha visto Annarita morta in auto. Il medico legale esaminando il cadavere ha notato il foro di un solo proiettile, che l'ha raggiunta al torace. La salma è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento dell'autopsia. Domenico Ossoli è stato portato in caserma e i carabinieri lo hanno interrogato. Si presume abbia sparato alla moglie con una pistola detenuta legalmente per fini sportivi e che ha consegnato ai militari di sua spontanea volontà. Tra i motivi ci sarebbe il fatto che l'uomo non aveva accettato la separazione e aveva chiesto alla moglie di ripensarci.

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