Chi era Altair Iannicelli, l’operaio travolto e ucciso da un camion mentre lavorava sull’A1
"La nostra comunità piange la perdita del caro Altair, ragazzo d'oro, padre e marito esemplare. Veglia sui tuoi cari e dai loro la forza di affrontare questo dolore", è l'ultimo saluto dei concittadini. Altair Iannicelli: si chiamava così l'operaio di 39 anni residente a Tufino che ieri mattina è stato travolto e ucciso da un camion mentre era impegnato in alcuni lavori sull'Autostrada A1 Roma-Napoli all'altezza di Cassino. L'uomo era dipendente di un'azienda, Edil San Felice SpA, che si stava occupando del rifacimento della segnaletica su quel tratto di autostrada. Le indagini sono tuttora in corso per ricostruire la dinamica dell'incidente.
L'operaio era residente a Tufino, provincia di Napoli. "La nostra Comunità Parrocchiale si stringe intorno alla famiglia del nostro buono e generoso Altair, elevando al Padre in questo momento di dolore, in questa tremenda ed inaspettata tragedia, il nostro: "Perché?". Siamo certi che "in vita e in morte" siamo nelle mani di Dio e che Altair veglierà sempre sulla moglie Imma, e su i suoi diletti e amati figli Luigi, Severino, Alessandro e sulla piccola Veria", l'ultimo saluto all'operaio, pubblicato sulla pagina Facebook della ‘Comunità parrocchiale di Tufino'.
E ancora, questo il messaggio pubblicato sul gruppo Facebook ‘Uniti per Tufino': "La nostra comunità piange la perdita di uno dei suoi figli, ci stringiamo al dolore che ha colpito le famiglie Iannicelli e Menna per la tragica e prematura scomparsa del caro Altair".
Il Sindaco di Tufino, Michele Arvonio, ha indetto il lutto cittadino e sospeso tutte gli eventi del Natale.