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Chi era Alessio Lori, latitante vicino a Diabolik che si è tolto la vita: trovato biglietto d’addio

All’interno del bagaglio di Alessio Lori, trovato morto all’interno di una stanza di un bed&breakfast di Roma, sarebbe stato trovato un quaderno con un biglietto sul quale la vittima avrebbe scritto la propria intenzione di togliersi la vita.
A cura di Enrico Tata
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Fabrizio Piscitelli
Fabrizio Piscitelli

Alessio Lori, 33 anni, è stato trovato morto alcuni giorni fa all'interno di una camera di un bed&breakfast di via Tripoli, quartiere Africano a Roma. Era evaso dai domiciliari ed era latitante da circa un mese. Si è sparato un colpo di pistola in fronte. L'arma è stata trovata sul letto, accanto al corpo. Ogni cosa era in ordine in stanza e non sono stati riscontrati segni di colluttazione. All'interno del bagaglio, tuttavia, sarebbe stato trovato un quaderno con un biglietto sul quale la vittima avrebbe scritto la propria intenzione di togliersi la vita. Non ci sarebbero spiegazioni sui motivi del gesto. Sono in corso accertamenti per ricostruire nei dettagli il soggiorno di Lori e per verificare la posizione delle altre persone che risultavano titolari della prenotazione della camera.

Lori era vicino al boss albanese Elvis Demce e legato anche a Fabrizio Diabolik Piscitelli. Detto ‘Chiappa' è accusato insieme ad altri, tra cui lo stesso Demce, di aver rapito un uomo soprannominato ‘il Gelataro', accusato di aver fatto alcuni nomi dei membri della banda degli albanesi. "Lo andiamo a pija, lo buttamo da qualche parte, non lo famo ritrovà più a sto infame. Me dai l’ok, lo faccio tremà, lo porto in mezzo a un prato, gli metto il ferro in bocca", una delle conversazioni intercettate.

Nel 2015, invece, Lori e un suo amico sono finiti in un'indagine sul traffico di droga a Tor Bella Monaca. Secondo gli investigatori Lori gestiva una florida attività di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, partita da Tor Bella Monaca e trasferita successivamente a Centocelle. "Lo so lo so, però le piazze giù da noi già sono occupate Fabbrì, che fai la piazza d'erba? Dove vai per tetti?", un'intercettazione di Lori.

A Centocelle lui e il fratello avevano realizzato un magazzino in un appartamento di Centocelle. Lì distribuivano ai clienti l'hashish, la cocaina e la marijuana reperita dalla banda degli albanesi. Tra gli episodi più gravi contestati a Lori c'è il tentato omicidio di un uomo a Tor Bella monaca nel 2014. In seguito a una lite, Lori e un suo amico spararono sei colpi di pistola contro la vittima. Quest'ultimo se la cavò con una ferita alla gamba.

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