Chi è Tamara Pisnoli ex moglie di De Rossi accusata di tentata estorsione, lesioni e rapina
Tamara Pisnoli, trentotto anni, è l'ex moglie del calciatore della As Roma Daniele De Rossi. Divorziata dal centrocampista giallorosso, si è risposata con Stefano Mezzaroma. Pisnoli, figlia di Massimo, pregiudicato ucciso nel 2008 per un regolamento di conti legato a seguito di una rapina in banca, è coinvolta in una vicenda che la vede presunta responsabile di tentata estorsione, lesioni e rapina nei confronti dell'imprenditore Antonello Ieffi, assistito dall'avvocato Luigi Annuziata, per la quale il pubblico ministero ha chiesto dieci anni e nove mesi di reclusione.
Pisnoli: "Sono stata truffata"
Arrestata il 2 dicembre del 2014, davanti al giudice delle indagini preliminari nell'interrogatorio di garanzia ha respinto le accuse, raccontando la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto lil 17 luglio di 2013, quando l'imprenditore era all'interno della sua abitazione: "Ho invitato Antonello Ieffi a casa mia per cercare di risolvere una questione di soldi in modo civile, trovando una soluzione per la vendita di una licenza – riporta il Corriere della Sera – Non ho mai detto a qualcuno di picchiare Ieffi. Sono stata truffata". Dopodiché è rimasta in silenzio e nel processo, assistita dal suo avvocato Cesare Placanica, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Pisnoli avrebbe fatto picchiare l'imprenditore Ieffi
Secondo la ricostruzione della Procura Pisnoli è accusata di aver tentato di estorcere denaro a Ieffi. Nel 2013 in un primo momento la donna gli avrebbe infatti dato 84mila euro per la lincenza di un impianto di fotovoltaico. Un accordo che successivamente non ha più ritenuto vantaggioso e ha chiesto indietro all'imprenditore 150mila euro. Al suo rifiuto avrebbe chiesto ad altre persone di portarlo a casa sua, così Ieffi sarebbe stato rapito e picchiato, poi abbandonato in strada ferito. Presenti nell'appartamento e accusati a loro volta sono Francesco Camilletti e Francesco Milano. Pisnoli si è difesa dalle accuse spiegando: "Avrei voluto chiamare la polizia, ma me l’hanno impedito. L’aggressione è durata un po’. Io sentivo le botte, il casino, ma non volevo far picchiare Ieffi".