Non ha empatia, non sa tenere discorsi emozionanti, non conosce le periferie di Roma, sussurrava più di qualcuno anche nel campo del centrosinistra romano. Ma l'esperienza del neo sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, non è stata mai messa in discussione, neanche dai suoi avversari. Stimato in Italia e soprattutto in Europa, l'ex ministro dell'Economia del secondo governo Conte si è guadagnato i voti che l'hanno portato in Campidoglio con la sua competenza e capacità di ascolto. È proprio grazie alla sua mediazione, tra l'altro, che il centrosinistra è riuscito a presentarsi compatto alla competizione elettorale. E non era scontato, vista l'indisponibilità di Carlo Calenda a partecipare alle primarie con gli altri candidati dello schieramento. Gualtieri non ha mai alzato i toni in campagna elettorale, nonostante il confronto sia stato molto aspro, sui contenuti, soprattutto con la sindaca uscente Virginia Raggi. E anche con Calenda, che più volte ha cercato lo scontro con il candidato del centrosinistra, l'ex ministro ha saputo mantenere il sangue freddo. E questo, probabilmente, gli ha consentito di ricevere più di qualche voto al ballottaggio dagli elettori del leader di Azione.
La ‘forza tranquilla' del nuovo sindaco
Non è stata una campagna elettorale all'attacco, quella di Gualtieri. Dopotutto l'ex ministro non è riuscito nell'obiettivo di riconquistare il voto nelle periferie, anzi. E quello del fine settimana è stato un voto viziato da un altissimo astensionismo, soprattutto nei quartieri più lontani dal centro, dove Michetti e Raggi al primo turno avevano tutto sommato tenuto. Il nuovo primo cittadino ha invece conquistato la vittoria con un ottimo risultato nei quartieri più ricchi della Capitale. Soprattutto, poi, è riuscito a convincere ad andare alle urne per il ballottaggio chi l'ha votato al primo turno ed è riuscito a farsi sostenere, complice il suo atteggiamento non aggressivo, da molti elettori del Movimento 5 Stelle e di Calenda. Un atteggiamento che ricorda un noto slogan utilizzato negli anni '80 dal socialista francese François Mitterrand, ‘la forza tranquilla'.
Roberto Gualtieri, chi è il sindaco di Roma ed ex Ministro
Gualtieri è stato ministro dell'Economia del secondo governo Conte ed è stato in precedenza presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo. Nato e cresciuto a Monteverde, Gualtieri ha 54 anni e ha un figlio. È professore associato di Storia Contemporanea all'Università di Roma La Sapienza. Non è un novellino della politica romana: nel 1985 riceve la tessera della Fgci, Federazione italiana giovani comunisti, dall'allora segretario Nicola Zingaretti. Dal 2001 al 2006 membro della segreteria romana dei Democratici di Sinistra, poi membro della direzione nazionale dello stesso partito. È stato vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci e ha contributo a redarre il Manifesto del Partito democratico, di cui è membro della direzione nazionale dalla nascita e cioè dal 2008.