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Chi è Massimo Barberio, ha ucciso la madre per un debito di 3mila euro e l’ha chiusa nell’armadio

I condomini del palazzo in via Pietro Gasparri in cui i carabinieri hanno trovato un 88enne morta chiusa in un armadio descrivono il figlio, Massimo Barberio tranquillo e riservato.
A cura di Alessia Rabbai
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Un uomo tranquillo, ma con un velo di tristezza sul volto, un condomino abitudinario e introverso. È questa la descrizione che gli inquilini del palazzo al civico 84 di via Pietro Gasparri a Primavalle in cui si è consumato il delitto, forniscono ai carabinieri di Massimo Barberio, che ha confessato di aver ucciso sua madre Igidia. Ottantattotto anni, l'ha presa a coltellate, l'ha chiusa in un sacco di plastica e l'ha nascosta nell'armadio. Barberio, cinquantanove anni, ex dipendente Inps, non ha precedenti penali né problemi psichici. Viveva insieme a sua madre da una cinquantina d'anni e avevano problemi economici. I condomini da quell'uomo silenzioso, che usciva di casa con il marsupio, non si aspettavano una violenza del genere.

"C'è cattivo odore, venite"

Barberio con il passare dei giorni ha capito che i tentativi di nascondere il corpo della madre erano falliti. Così ha chiamato i carabinieri, chiedendo loro d'intervenire: "Ho ammazzato mia madre, c'è cattivo odore, non so come fare, venite". Ai militari ha confessato di aver ucciso sua madre, il movente sarebbe un debito circa tremila euro contratto con il condominio, del quale non avrebbe voluto parlarle, perché si trovavano già in difficoltà economica. Così mentre era di spelle avrebbe afferrato un coltello dal cassetto della cucina, per poi colpirla con tre coltellate all'altezza del collo. È stato arrestato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

I carabinieri intervengono nell'appartamento di via Pietro Gasparri 84
I carabinieri intervengono nell'appartamento di via Pietro Gasparri 84

Il cadavere della madre nascosto nell'armadio

Barberio dopo aver ucciso sua madre a coltellate avrebbe chiuso il suo cadavere prima in un sacco di plastica e poi nell'armadio, dove sarebbe rimasto per circa una decina di giorni. Ha chiamato i carabinieri intorno alle 2 di notte tra venerdì 29 e domenica 30 settembre. Nei giorni seguenti i condomini non vedendo l'anziana gli hanno chiesto di lei e lui ha risposto che "stava poco bene". L'omicidio di ieri notte si è consumato nello stesso quartiere in cui a giugno scorso è morta la diciassettenne Michelle Causo, uccisa a coltellate, chiusa in un sacco della spazzatura e abbandonata in un carrello della spesa accanto ai cassonetti.

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