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Elezioni comunali Roma 2021

Chi appoggia Gualtieri e Michetti alle elezioni a Roma: gli endorsement per i candidati al ballottaggio

Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti si sfideranno, domenica 17 e lunedì 18 ottobre, al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Roma. Soprattutto Gualtieri ha già ricevuto diversi endorsment, a titolo personale, tra cui quello di Carlo Calenda e del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
A cura di Enrico Tata
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Nessun apparentamento e nessuna indicazione di voto ufficiale in vista del ballottaggio delle comunali a Roma. Ma alcuni importanti endorsement sono arrivato per la sfida di domenica 17 e lunedì 18, soprattutto per Roberto Gualtieri. Dalla parte del candidato del centrosinistra si sono schierati, a titolo personale, sia Carlo Calenda che Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle. Enrico Michetti si è dovuto accontentare, invece, del sostegno dei leader della coalizione, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, e dell'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Al primo turno, ricordiamo, Michetti ha conquistato il 30 per cento delle preferenze e Gualtieri il 27 per cento.

Conte e Calenda: "Votiamo Gualtieri"

Per il candidato del centrosinistra si sono esposti in prima persona sia l'ex presidente del Consiglio Conte che il leader di Azione Calenda, arrivato terzo al primo turno, davanti alla sindaca di Roma uscente, Virginia Raggi. Il primo ha dichiarato di avere "a cuore il bene della Capitale. Conosco il valore di Gualtieri (suo ex ministro dell'Economia ndr.), Michetti non mi dà nessuna affidabilità per quel poco che ho visto e per le forze politiche che lo appoggiano. Io voterò per Gualtieri, ma non sto dicendo che il Movimento 5 Stelle deve votare Gualtieri, i voti non sono pacchetti da spostare".

Calenda ha ribadito anche ai microfoni di Fanpage.it che voterà personalmente per Gualtieri: "Di Roberto Gualtieri ho stima, è una persona che conosce bene l'Europa e che in Europa ha lavorato molto bene. Purtroppo un'altra cosa è amministrare Roma con quella classe dirigente e per questo noi resteremo all'opposizione. Michetti non ha un programma, dice cose assurde e ieri ha rivendicato di non essere mai stato a Bruxelles… E questo non è un titolo di vanto per chi vuole amministrare una grande capitale europea. Beh, tra loro due secondo me non c'è paragone".

Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che al primo turno ha sostenuto Calenda, ha detto apertamente di preferire Gualtieri a Michetti: "Tra Gualtieri e Michetti, tra un europeista convinto e un candidato scelto dalla leader di un partito antieuropeista, tra chi ha detto un si convinto al vaccino e un boh vax, io non ho alcun dubbio: quindi Italia Viva è fortemente impegnata per la vittoria di Roberto Gualtieri al secondo turno delle amministrative. Noi votiamo Gualtieri e ci impegniamo a dare una mano alla vittoria del suo schieramento".

Alemanno: "Michetti ha empatia, Gualtieri se la sogna"

Come detto, per Michetti non sono arrivati endorsement di leader o personalità esterne alla coalizione che già lo sostiene. L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno ha tuttavia espresso parole di stima per il candidato del centrodestra: "La scelta di un candidato civico può essere valida nel caso di Michetti perché è una persona che ha quella capacità di fare legata al dominio della burocrazia. Come ex sindaco mi ricordo che il problema predominante era dominare la burocrazia. Michetti ha questa virtù, è specializzato proprio in questo. Al secondo turno Michetti ce la può tranquillamente fare. Tutto è legato al rapporto diretto che lui riesce a creare con il popolo. Ha un grado di empatia e amore popolare che, obiettivamente, Gualtieri se lo sogna. Se Michetti riesce a esprimere questo, convince".

Cosa farà Virginia Raggi

La sindaca Raggi ha dichiarato che non darà alcuna indicazione di voto ai suoi elettori. Ha incontrato in Campidoglio sia Gualtieri che Michetti, ma non ha espresso preferenze per uno dei due candidati. È certo, tuttavia, che l'endorsement personale di Conte per il candidato del centrosinistra non le ha fatto piacere e ha detto: "Se credo nell'intesa tra Pd e M5S? A livello nazionale questa intesa c'è. Io andrò a sedere all'opposizione e da lì farò un'opposizione assolutamente coerente con quello che è stato il mio programma di governo in questi cinque anni, senza sconti e collaborando invece dove ci sono delle possibilità di apertura, in maniera molto onesta, sincera e trasparente, com'è giusto che sia".

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