Chef Rubio aggredito fuori dalla sua abitazione: “Sono stati i sionisti”
"Mi hanno aspettato fuori casa, hanno bloccato il cancello elettrico e mi hanno massacrato di botte. Questi sono gli ebrei sionisti". Queste le parole di Chef Rubio che su X racconta di essere stato aggredito da quello che definisce un "gruppo di sionisti". Il noto chef, all'anagrafe Gabriele Rubini, che non ha mai nascosto il suo sostegno verso la Palestina, ha condiviso un video in cui a parlare è proprio lui. L'occhio gonfio, il volto sanguinante. E l'accusa nei confronti del gruppo che lo ha aggredito: "Sono stati i sionisti, sono terroristi".
Il video di Chef Rubio sui social
"Questo è quello che mi hanno fatto. Mi hanno aspettato fuori casa e mi hanno massacrato di botte. Lo hanno fatto adesso che ero fuori casa. Hanno bloccato il cancello elettrico, erano in cinque", dice nel video, inquadrando il suo volto tumefatto e ancora sanguinante.
"Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti I. Mi hanno aspettato fuori casa in 6 e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi", ha aggiunto in due righe d'accompagnamento. In un commento allega le foto dell'automobile. Si vedono vetri rotti e schizzi di sangue. In un altro ancora, invece, aggiunge le foto di un pezzo di legno, forse utilizzato contro l'automobile per frantumare i finestrini e del cancello. "Lo hanno bloccato, hanno tagliato i fili elettrici", sostiene.
Cosa è successo a Chef Rubio: pestato dal gruppo fuori casa
Sull'accaduto e sugli autori del pestaggio dovrà essere fatta chiarezza, nel frattempo Rubio ha pubblicato un nuovo post su x: appare sorridente e fa il segno della pace con la mano. Il taglio sulla fronte è stato curato e coperto da una garza, l'occhio ancora gonfio.
Sotto al primo video, non tardano ad arrivare i commenti dei sostenitori di Rubio. "Fa male quello che hai subito, siamo con te", commenta qualcuno. "A loro fa male la verità", aggiunge un altro.
Solidarietà anche da parte degli studenti della Sapienza in mobilitazione che si trovano ancora in tenda sotto al rettorato: "Chef Rubio si è speso tantissimo da sempre per la causa palestinese rendendosi disponibile ed esponendosi anche prima del 7 ottobre – scrivono in una nota – A lui la nostra solidarietà".
I precedenti: la manifestazione pro Palestina
Lo scorso gennaio Chef Rubio è stato fermato mentre si recava ad una manifestazione per la Palestina. A bordo dell'automobile in cui viaggiava sono state trovate taniche di sangue animale, probabilmente bovino e suino. I poliziotti, una volta controllata l'automobile, lo hanno accompagnato al commissariato Prenestino per approfondimenti.