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Che sta succedendo con il Flaminio: la Lazio di Lotito rischia davvero di restare senza stadio?

La Roma Nuoto invia una lettera all’Anticorruzione per verificare eventuali “profili di illegittimità” nell’operato del Comune di Roma in merito all’iter di approvazione del progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio. L’assessore Onorato: “Si mette in discussione l’operato del Comune su una procedura non conclusa… ma stiamo scherzando?”. In parallelo, anche la Lazio di Lotito ha inviato al Campidoglio un progetto di riqualificazione dello stadio.
A cura di Enrico Tata
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Gli imprenditori che hanno proposto il progetto ‘Roma Nuoto' per la riqualificazione dello stadio Flaminio hanno inviato una lettera all'Autorità Anticorruzione per verificare eventuali "profili di illegittimità" nell'operato del Comune di Roma. Il senso implicito della segnalazione è che per loro il sindaco Gualtieri, di cui sono state citate le parole pronunciate in occasione della festa dei 125 anni della Lazio, starebbe tifando per il progetto presentato dal presidente biancoceleste Claudio Lotito.

Roma Nuoto ha ricevuto l'ok, con prescrizioni, dalla Conferenza dei Servizi preliminare lo scorso 19 dicembre. In queste ore gli uffici comunali stanno esaminando il piano economico finanziario, come prescritto dalla conferenza, e successivamente l'Assemblea Capitolina sarà chiamata a esprimere un a parere sul pubblico interesse dell'opera. Gli imprenditori sottolineano che dal 19 dicembre nulla si è più saputo e l'incertezza potrebbe fare allontanare gli investitori che hanno interesse a finanziare l'opera. Da qui il sollecito al Comune dii Roma a esprimersi in breve tempo sul pubblico interesse sulla proposta di riqualificazione.

Un atteggiamento, quello di Roma Nuoto, che non è piaciuto all'assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato, che oggi ha ripercorso le tappe della vicenda nel corso di un'audizione in Commissione Trasparenza: "Il progetto di Roma Nuoto nasce con la giunta Raggi e all'epoca la conferenza dei servizi si concluse con un no. Qualcuno mise in giro la voce che quella risposta negativa non fosse tecnica, ma suggerita dalla nostra parte politica.  A dimostrazione della nostra totale onestà e imparzialità, appena il tar del Lazio ha ordinato di riaprire la conferenza dei servizi questa amministrazione l'ha riaperta in tempi record".

Per questo, ha continuato Onorato, "siamo davvero basiti di fronte a questo atteggiamento. Quando la documentazione presentata da Roma Nuoto era insufficiente o carente,  i nostri uffici hanno chiesto integrazioni concedendo tempo ai proponenti. Se avessimo avuto un atteggiamento di chiusura, la conferenza dei servizi si sarebbe chiusa in un altro modo".

L'assessore sottolinea che la procedura sul progetto di Roma Nuoto non è conclusa proprio perché, come ricordato, il piano economico finanziario è tuttora in corso di esame e valutazione. La conferenza dei servizi, infatti, si è conclusa positivamente dal punto di vista tecnico, ma il giudizio era legato all'esito positivo della verifica sui conti e sulla sostenibilità finanziaria, esame che è tuttora in corso. "Si mette in discussione l'operato del Comune su una procedura non conclusa… ma stiamo scherzando? La procedura non è chiusa e quando si chiuderà l'Assemblea capitolina sarà chiamata a votare l'interesse pubblico".

L'esame del progetto presentato dalla Lazio procederà in parallelo. Nei prossimi giorni una commissione interna al Campidoglio sarà chiamata ad esprimere un parere preventivo sui documenti inviati da Lotito lo scorso 13 dicembre e successivamente partirà la conferenza dei servizi preliminare.

Se entrambi i progetti avranno il via libera dalla conferenza dei servizi, "l'amministrazione si dovrà assumere la responsabilità di giudicare i due progetti e ci sarà una discussione pubblica nel merito. La Roma Nuoto propone di trasformare lo stadio Flaminio in uno stadio da 7mila posti con una pista di Hockey sotto all'impianto, negozi, piscina, campi da padel.  Ha senso? Ognuno in Assemblea esprimerà il suo parere e giudicherà l'interesse pubblico dei due progetti. Sono basito e arrabbiato del fatto che stiamo discutendo di una procedura amministrativa che definisco encomiabile, stile Svizzera. Neanche lì fanno una conferenza dei servizi così rapida e trasparente".

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