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Che fine hanno fatto gli sposini in fuga: al ristorante devono 8mila euro per il pranzo di pesce

I due sposini sono scappati in Germania, a Francoforte, dove hanno diversi parenti. Indagati per truffa, ancora non sono stati rintracciati.
A cura di Enrico Tata
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In fuga per un debito di 8mila euro. Tanto è costato il loro pranzo di matrimonio, con menu di pesce offerto a 80 invitati. Al titolare del ristorante La Rotonda hanno dato un anticipo di circa 200 euro e hanno promesso di saldare dopo la cerimonia. E invece, come abbiamo raccontato, sono scappati in Germania, a Francoforte, dove hanno diversi parenti.

La procura ha aperto un fascicolo di indagine per truffa, ma per il momento gli sposini ancora non sono stati rintracciati. Stando a quanto ricostruito dal Messaggero, lui è un imprenditore di 40 anni di Ferentino e lei è una ragazza di 25 anni di origini polacche. Vivono da alcuni anni a Ferentino, provincia di Frosinone, e hanno anche una bimba. Non avrebbero problemi giudiziari alle spalle ma, dicono alcuni in paese, il 40enne ha qualche conto da saldare in diversi bar. Insomma, poche centinaia di euro di debito, tuttalpiù.

"Il ragazzo fa parte di una famiglia numerosa che nella sua quasi totalità si è trasferita all'Estero, in particolare in Germania. Famiglia molto conosciuta e stimata. Lui è un imprenditore che però lavora e viaggia molto. Lei una bellissima ragazza di origini polacche. Sono stati sempre gentili e cortesi questa notizia ci lascia increduli", hanno spiegato al Messaggero alcuni residenti a Ferentino.

A Fanpage.it un'avvocata ha spiegato le possibili mosse del ristoratore per riavere i suoi soldi: "Deve rivolgersi ad un avvocato, portargli le carte e chiedere un decreto ingiuntivo o comunque che venga fatta un'azione che consenta di avere un titolo per agire nei confronti del debitore. Parliamo un illecito contrattuale tra privati e siamo nell'ambito del civile. Il ristoratore può comunque rivolgersi ai carabinieri per la denuncia, i quali invieranno l'informativa in Procura, che valuterà se avviare le indagini per capire se siano stati posti in essere artifizi o raggiri, che possano configurare il reato di truffa e si andrebbe sul penale".

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