Che fine fa il Castello di Santa Severa? Per ora la Regione Lazio non risponde
Il futuro del Castello di Santa Severa è incerto. Lo scorso febbraio la Regione Lazio ha fatto sapere che le voci su un possibile ricorso alla cessione ai privati sono del tutto infondate, ma allo stesso tempo non ha indicato un percorso chiaro per il maniero che affaccia sul mar Tirreno. E intanto i finanziamenti precedentemente stanziati dalla giunta di centrosinistra sono stati dirottati altrove.
Proprio per discutere del futuro del castello, è stata convocata un'assemblea pubblica a cui hanno partecipato Alessandra Zeppieri del Polo Progressista, Claudio Marotta dei Verdi e Sinistra, Marietta Tidei di Italia Viva, Michela Califano del Partito Democratico, Valerio Novelli del Movimento 5 Stelle, Alessio D’Amato di Azione e Nicola Zingaretti, ex presidente della Regione Lazio e deputato del Pd.
L'incontro fa seguito a un'interrogazione presentata da Zeppieri e Califano proprio per conoscere le intenzioni di Rocca in merito al Castello. "Le risposte degli assessori Baldassarre e Ghera in consiglio regionale hanno confermato come i finanziamenti precedentemente stanziati dal centrosinistra siano stati, a causa di procedure tecnico amministrative, virati altrove. E come, politicamente, sia stata presa una strada che non condividiamo. Per noi quel luogo deve continuare a rappresentare un presidio culturale e sociale. Su quello che la destra vorrà fare c'è ancora molta confusione. Abbiamo vinto il primo round, quello più importante della svendita al privato. Vigileremo affinché non venga smantellato il lavoro di anni", aveva informato Califano, commentando le risposte della giunta alla sua interrogazione.
Insomma, l'opposizione è compatta e intenzionata a vigilare sul futuro del Castello di Santa Severa, una meraviglia del litorale Nord di Roma. Secondo Zeppieri, "con il suo patrimonio artistico e culturale, con i suoi spazi dedicati ai poli museali, con le sue tradizioni artigianali e locali, il Castello è un luogo da tutelare e da far crescere insieme a tutto il territorio. Per questo mi sono impegnata a portare avanti un lavoro di ascolto e di stimolo di chi ha voglia di migliorarne la fruibilità; un lavoro di tutela delle botteghe artigiane; un lavoro di salvaguardia da ogni possibile privatizzazione dell’area. Questo è solo un primo passo: insieme possiamo costruire il futuro del Castello di Santa Severa".
Per Caludio Marotta "il Castello è un bene comune che, grazie alla precedente amministrazione, ha dimostrato di poter generare sviluppo territoriale basato su una proposta culturale pubblica e accessibile assieme a partecipazione e protagonismo popolare. Se la destra ha progetti che intendono snaturare questa vocazione del Castello, noi siamo pronti a dare battaglia per difendere un modello virtuoso di politiche culturali della Regione e affinché vengano stanziati i finanziamenti per proseguire le attività culturali e sociali avviate negli ultimi anni".