video suggerito
video suggerito
Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Che c’è scritto nella lettera che riapre la pista di Londra sul caso di Emanuela Orlandi

Svelato il contenuto di una lettera firmata dall’arcivescovo di Canterbury George Carey e indirizzata al cardinale Ugo Poletti in cui si fa riferimento esplicito alla scomparsa di Emanuela Orlandi.
A cura di Enrico Tata
623 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Una lettera di quattro righe e mezzo. È del 1993, è firmata dall'arcivescovo di Canterbury George Carey ed è indirizzata al cardinale Ugo Poletti, ai tempi Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.

La richiesta è quella di discutere della "situazione" di Emanuela Orlandi, scomparsa nel nulla dal 1983. La missiva è stata consegnata da Pietro Orlandi, il fratello di Emauela, al promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, che sta indagando sul caso per volontà di Papa Francesco. Ai microfoni di SkyTg24 Orlandi ha svelato il testo della lettera.

Caso Orlandi, il testo della lettera dell'arcivescovo di Canterbury

Questo il testo della presunta lettera inviata dall'arcivescovo di Canterbury al cardinale Poletti, così come riportato da SkyTg24. Il nome di Emanuela Orlandi, come si legge, è citato esplicitamente.

Cara Eminenza,
sapendo che sarà per qualche giorno qui a Londra, mi sento in dovere di invitarla a farmi visita nei prossimi giorni per discutere personalmente la situazione di Emanuela Orlandi di cui sono a conoscenza. Dopo anni di corrispondenza, penso sia giusto discutere di una situazione di tale importanza personalmente. Mi faccia sapere se può servirle un traduttore personale o se nel caso la porterà con lei.
Attendo la sua risposta nei prossimi giorni.

Perché la lettera riapre la pista inglese: Emanuela Orlandi a Londra?

"Al di là di questa lettera ho motivo di credere che Emanuela sia stata portata là, a Londra. Io ho consegnato questa lettera a Diddi e mi auguro che il Vaticano abbia ascoltato l'arcivescovo", ha spiegato Orlandi a Sky.

Sull'autenticità della lettera non ci sono certezze. C'è però un dettaglio, che apre nuovi interrogativi e che riguarda l'indirizzo di spedizione del documento: "La cosa strana è che viene spedita in quel luogo a Londra che fa riferimento anche ai cinque fogli, Clapham Road, una via di Londra".

Il riferimento ai "cinque fogli" riguarda il documento di cinque pagine emerso nel 1998. Il cardinale Lorenzo Antonetti scriveva ai monsignori Giovanni Battista Re e Jean-Louis Tauran in merito a un “resoconto sommario delle spese sostenute dallo stato città del vaticano per le attività relative alla cittadina Emanuela Orlandi”. In quei fogli venivano menzionate anche le spese per "rette vitto e alloggio 176 Clapham Road Londra" (a volte è stato riportato, erroneamente, Chapman Road).

Cosa c'è a Clapham Road, Londra

Proprio questo dettaglio è importante. Perché nella lettera si fa riferimento a Clapham Road 170. È un altro ingresso dello stesso edificio: l'ostello femminile cattolico dei padri missionari Scalabriniani che offre, tuttora, "sistemazione per ragazze studenti/lavoratrici a medio/lungo termine". Tariffa (attuale) 520 sterline al mese.

Ostello a Clapham Road, Londra
Ostello a Clapham Road, Londra

Davvero Emanuela Orlandi è stata ospitata in questo ostello? Per il momento non ci sono prove sull'attendibilità dei due documenti, né quello del 1998 né questa lettera datata 1993. Ma entrambe fanno riferimento a questo luogo, questa palazzina vittoriana in tinta crema.

L'ostello degli Scalabriniani a Clapham Road
L'ostello degli Scalabriniani a Clapham Road
623 CONDIVISIONI
297 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views