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Cercano di uccidere boss della droga a Tor Bella Monaca: arrestati tre uomini

Giancarlo Tei è stato colpito da vari proiettili la notte dell’11 maggio. I carabinieri hanno arrestato questa mattina tre uomini di origine sudamericana, residenti a Genova.
A cura di Natascia Grbic
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I carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Frascati hanno arrestato tre uomini accusati di aver cercato di uccidere la sera dell'11 maggio Giancarlo Tei, uno degli uomini chiave dello spaccio a Roma. Si tratta di tre cittadini di origine sudamericana residenti a Genova.

I militari li hanno individuati tramite la visione delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Durante le indagini hanno notato una macchina parcheggiata nei pressi di via Scozza – dove hanno cercato di uccidere Tei – nei momenti precedenti e successivi il tentato omicidio. Sull'auto si sono visti salire due uomini il cui profilo sembrava corrispondere a quello dei sicari: tramite l'incrocio di informazioni acquisite dalle varie banche dati e dopo aver interrogato tutte le fonti a disposizione, sono riusciti a monitorare gli spostamenti della macchina, prendendo la targa e risalendo ai tre uomini che erano a bordo. Questa mattina i carabinieri li hanno arrestati e portati in carcere.

Giancarlo Tei è stato colpito da diversi proiettili la notte dell'11 maggio in via Scozza, nei pressi della sua abitazione a Tor Bella Monaca. A chiamare i soccorsi sono stati i residenti allertati dalle urla del ragazzo insieme alla madre, che ha sentito il figlio chiedere aiuto in strada. Sottoposto a una delicata operazione, Tei si è riuscito a salvare. Chi gli ha sparato, non voleva mettergli paura, non lo voleva ferire: lo voleva uccidere, non ci è riuscito solo per puro caso.

Giancarlo Tei non sarebbe stato colpito a caso. L'uomo sarebbe un personaggio di rilievo nell'ambiente dello spaccio romano, con legami solidi con la ‘ndrangheta e con boss del calibro di Elvis Demce, recentemente condannato a 18 anni di carcere. Solo pochi giorni prima, nell'ambito di un'indagine per droga, ne era stato chiesto l'arresto. Il giudice lo aveva respinto, non ritenendo ci fossero sufficienti elementi a suo carico.

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