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Cerca di entrare al Colosseo con un grosso coltello da cacciatore: denunciato turista tedesco

È stato il metal detector a far scattare l’allarme: l’uomo aveva nascosto il coltello nella cintura dei pantaloni. Il turista tedesco è stato fermato e denunciato per porto abusivo di armi.
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"Per motivi di sicurezza tutti i visitatori, nonché il loro bagaglio, devono essere sottoposti a controlli – si legge sul sito ufficiale del Colosseo, alla voce ‘Norme di visita' – è vietato introdurre bottiglie, contenitori in vetro, bevande alcoliche e bombolette spray, zaini da campeggio, borse ingombranti e trolley". Deve essersi forse distratto durante la lettura del regolamento un turista tedesco che nella giornata di ieri, domenica 3 settembre, è stato fermato ai controlli di sicurezza all'ingresso dell'Anfiteatro più famoso al mondo: l'uomo infatti aveva con sé un coltello da cacciatore di  grosse dimensioni. Il turista, che non ha saputo fornire una valida spiegazione, è stato denunciato per porto abusivo d'armi e dovrà rispondere ora all'Autorità Giudiziaria.

La ricostruzione dei fatti

È stato il metal detector a far scattare l'allarme: quando l'uomo ha camminato attraverso i controlli, il sistema ha cominciato a suonare. Insospettito, il personale di sicurezza ha allora fermato il turista per approfondire la questione. Di certo, probabilmente non si aspettavano di trovare quel che hanno trovato: nascosto nella cintura dei pantaloni l'uomo portava un grosso coltello da cacciatore.

A quel punto gli addetti ai controlli del Colosseo, dopo aver richiesto il supporto di una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale, hanno bloccato il turista, un uomo di nazionalità tedesca: giunti immediatamente sul posto, gli agenti del GSSU (Gruppo sicurezza sociale urbana) hanno proceduto al fermo del turista, denunciandolo per porto abusivo dell’arma. Il coltello in questione è stato sequestrato.

Colosseo: a luglio tre sfregi in meno di un mese

Sono aumentati i controlli al Colosseo quest'estate, dopo gli episodi di vandalismo riportati sulle prime pagine di tutti i quotidiani locali e che hanno profondamente indignato anche la comunità in rete: tra la fine di giugno e la metà di luglio, in meno di un mese, sono stati ben tre gli sfregi riportati. Dal primo, il turista inglese che ha pensato di dichiarare il suo amore incidendo con le chiavi il suo nome e quello della fidanzata sulla parete di un monumento di appena quasi 2.000 anni fa, passando per una ragazza di nazionalità svizzera protagonista dello stesso gesto, fino allo sfregio attuato il giorno seguente da uno studente tedesco che si trovava in gita con un insegnante.

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