Centro Sperimentale di Cinema, vittoria degli studenti: governo accantona l’emendamento della Lega
"Il governo in commissione ha deciso di accantonare l'emendamento al decreto legge sul Giubileo, che lottizzava il Centro sperimentale di cinematografia". Ad annunciarlo il deputato Pd Nicola Zingaretti in merito alla revisione firmata l'11 luglio scorso dai quattro deputati della Lega Bordonali, Lezzi, Ravetto e Stefani. La vittoria va alle studentesse e agli studenti che si sono battuti per manifestare la loro contrarietà. Ragazzi e ragazze hanno infatti protestato presso il palazzo di via Tuscolana con striscioni con scritto: "La cultura non si lottizza, il Centro sperimentale di cinematografia non si lega". A commentare l'accantonamento dell'emendamento è stato anche Carlo Calenda: "Ciò dimostra che la nostra mobilitazione per evitare lottizzazioni e spartizioni era giusta e fondata" si legge in un tweet.
Ad intervenire con un commento sul Centro sperimentale di cinematografia anche il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, che ha spiegato di aver ascoltato la voce delle ragazze e dei ragazzi del centro: "Sono in presidio di protesta da giorni per evitare che nella distrazione generale, in piena estate, con un emendamento al decreto Giubileo da parte della Lega, la politica possa mettere a repentaglio l’autonomia e l’indipendenza di questo importantissimo centro culturale del Paese. Anche con nomine da parte dei Ministeri nel comitato scientifico – si legge sul suo profilo Twitter – Un appello al Governo: ascolti questi studenti, perché nel loro talento e nelle loro capacità c'è un pezzo di futuro del Paese. Non ci si può voltare dall’altra parte. Mettano da parte questo emendamento. Giù le mani della politica dal cinema e dalla cultura, che devono conservare una voce critica, autonoma, indipendente".
L’emendamento della Lega sul centro sperimentale di cinematografia
Fanpage.it ha seguito la vicenda fin dal suo esordio, quando gli studenti del centro sperimentale di cinematografia hanno annunciato l'inizio di un presidio permanente, che sarebbe andato avanti fino alle ore 20 del 22 luglio scorso. A difendere l'autonomia del centro anche figure note nel mondo del Cinema come Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Valeria Solarino. Tra i cambiamenti proposti c'erano oltre il ritiro anticipato del direttore generale Marta Donzelli e del comitato scientifico, la modifica del meccanismo di nomina dell'organo di governo, che prevede la nomina di un membro da parte del Ministero della Cultura, due dal Ministero dell’Istruzione e uno da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.