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Centro Sperimentale Cinematografia, si dimettono la presidente Donzelli e le consigliere

In attesa dell’entrata in vigore dell’emendamento proposto dalla Lega sul decreto Giubileo, che riguarda il cambio di nomine ai vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia, la presidente Marta Donzelli e le consigliere Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti si sono dimesse dai loro incarichi.
A cura di Beatrice Tominic
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Sono arrivate le dimissioni della presidente del Centro Sperimentale Cinematografia, Marta Donzelli e delle Consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti. La notizia arriva in attesa della firma del presidente della Repubblica e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: secondo il decreto legge, come ricorda Ansa, saranno rinnovati entro 30 giorni.

Lasciando i loro incarichi, i vertici del Centro hanno ringraziato gli e le studenti della Scuola Nazionale di Cinema: "Sono un'eccellenza del nostro Paese e rappresentano il futuro del nostro cinema e dell'industria audiovisiva".

L'emendamento leghista nel decreto Giubileo

Proposto l'11 luglio dai deputati della Lega Bordonali, Lezzi, Ravetto e Stefani, l'emendamento al decreto Giubileo riguarda i nuovi meccanismi del comitato scientifico. Oltre a prevedere il ritiro anticipato della presidente Donzelli e del comitato scientifico, creando un precedente non trascurabile, l'emendamento prevede che il Governo nomini i vertici del Centro: due membri saranno selezionati dal Ministero della Cultura, uno da quello dell'Istruzione e del Merito, uno da quello dell'Università e, infine, uno da quello dell’Economia e delle Finanze.

L'approvazione dell'emendamento

Sembrava che le proteste degli e delle studenti avessero convinto il Governo a fare un passo indietro sull'emendamento al decreto legge sul Giubileo, che lottizza il Centro sperimentale di cinematografia. Appena il giorno dopo, però, con un cambio in corsa (all'inizio non era prevista la nomina da parte del ministero dell'Università, occupato da Forza Italia) è arrivata la smentita e, con essa, la conferma dell’emendamento leghista al decreto legge sul Giubileo.

Le reazioni

"È una vera e propria occupazione militare di un’istituzione che fa cinema e cultura, è un gesto di un’arroganza politica inaccettabile", ha dichiarato Riccardo Ricciardi a Fanpage.it, vicepresidente del Movimento 5 Stelle. "Il Governo sta confermando di avere un’incredibile ingordigia di nomine, dall’Inps alla Rai, le forze armate. Non stupisce più ormai, ma ci batteremo per difendere l’indipendenza del Centro", ha poi promesso.

Non ha tardato ad arrivare il commento di Carlo Verdone, uno degli ex allievi più illustri del Centro: "Perché ci si meraviglia tanto? Che non si sa che da quando esiste l'Italia ogni governo che cambia produce cambiamenti? – ha dichiarato l'attore, figlio di Mario Verdone, ex direttore del Centro – Cambia il Governo e cambia anche il resto. Certo, far concludere prima il mandato agli attuali vertici mi sembra un atto di prepotenza: il mandato va fatto finire, non vanno sradicati, mi sembra un po' troppo".

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