Centinaia di bare nascoste in magazzini e uffici non idonei: “Comune affronti stato d’emergenza”
Bare stipate in un magazzino Ama e in arrivo 200 salme di cittadini defunti dopo le chiusure imposte dal Governo per fronteggiare l'emergenza coronavirus durante le festività natalizie. Immagini che denunciano una situazione, quella della gestione delle sepolture a Roma, sempre più allarmante. Le bare non sono in un deposito preposto, ma per contenerle è stato necessario sfruttare un magazzino che precedentemente Ama utilizzava per custodire Dpi, i dispositivi di protezione individuale, per i propri dipendenti. Sulla vicenda è intervenuto il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola: "La situazione è grave e non ci sono misure strutturali. Non sappiamo per quanto tempo le bare saranno nascoste in magazzini o uffici non idonei o in vari locali dei cimiteri. Di Cola ha spiegato: "Abbiamo avvisato i rappresentanti sicurezza lavoratori, il cui intervento è previsto nei prossimi giorni e continueremo a denunciare una situazione da tempo non più sostenibile. Adibire i luoghi a disposizione a camere mortuarie non è infatti la soluzione, come previsto Ama sta gestendo la situazione nel peggiore dei modi, prima con la scelta di limitare le cremazioni, non sappiamo quanto potrà durare". E aggiunge: "Chiediamo al Comune di Roma di affrontare lo stato d'emergenza per intervenire subito con soluzioni strutturali, per rimuovere le salme, costruire nuovi forni crematori, continuando il trasferimento delle bare fuori regione".
Ama: "Stop alle cremazioni"
Prima di Natale Ama ha reso noto con una comunicazione ufficiale indirizzata agli operatori delle agenzie funebri della Capitale, che all'interno del cimitero Flaminio saranno accettate al massimo 200 salme a settimana per la cremazione. Un limite che, qualora venisse superato, richiederà il trasferimento per la cremazione in impianti al di fuori della regione, oppure per una diversa forma di seppellimento.
Centinaia di bare ammassate nei magazzini
La situazione attuale già drammatica, come noto ai romani già da prima, è peggiorata con l'emergenza coronavirus, che ha portato anche a Roma un aumento del numero dei morti e i forni crematori esistenti sul territorio di Roma, già a pieno regime, non riescono a soddisfare la richiesta. Fanpage.it in un servizio ha mostrato le immagini esclusive delle bare in attesa per settimane prima di essere cremate.