Celebrati i funerali di Dino Impagliazzo, lo ‘chef dei poveri’. Per lui anche un messaggio del Papa

Sono stati celebrati oggi i funerali di Dino Impagliazzo, lo ‘chef dei poveri'. La cerimonia si è tenuta questa mattina nella basilica di Santa Maria in Trastevere e nel corso della stessa è stato letto un messaggio inviato da papa Francesco alla famiglia del defunto e soprattutto alla moglie Fernanda: Impagliazzo "ha insegnato a camminare sulla via del Vangelo. Il suo amore per i poveri, la sua operosità quotidiana e la sua generosità costituiscono un incoraggiante testimonianza e un sicuro insegnamento", le parole del Pontefice.
"Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. Dino era un uomo giusto, non perché si sentiva tale, ma perché ha vissuto da giusto. Aveva radici profonde nella fede. Da questo è scaturito l'impegno nella carità, nella solidarietà verso tanti. Dino si è lasciato guidare dal Signore con una fede operosa, qui a Roma, ma anche in Siria, in Mozambico. Ha detto una volta in un'intervista: da soli non si può fare nulla. La strada è in chi ci sta accanto. Dino è stata una persona che ha seminato bene nella vita, con dinamismo e passione. L'Associazione Roma Amor si occupa delle persone in difficoltà, coloro che spesso sono considerati scartati. Penso che un lascito di Dino sia che quest'opera vada avanti", ha detto nell'omelia monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino.
Impagliazzo è morto due giorni fa a 91 anni. Ha fondato l'associazione RomAmor Onlus, che ogni giorno sfama oltre 300 persone bisognose. Nel 2020 il presidente Sergio Mattarella lo ha insignito dell'onorificenza al Merito della Repubblica Italiana come ‘eroe dei nostri giorni' premiato per l'alto impegno ed esempio per il Paese. Il figlio Marco Impagliazzo è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Roma Tre e presidente della Comunità di Sant'Egidio. Proprio sul sito di Sant'Egidio si legge: "La Comunità di Sant’Egidio si unisce con affetto al dolore del suo presidente Marco Impagliazzo e della sua famiglia – la madre Fernanda, i fratelli Paolo, Giovanni, Chiara – per la morte del padre Dino spentosi dopo una lunga vita in cui è stato esempio di impegno civile e testimone dell’amore cristiano per la Chiesa e per i più poveri, in particolare per i senzatetto di Roma. Conosciuto come "lo chef dei poveri" per il suo impegno per assicurare cibo a centinaia di persone senza dimora".