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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, la rabbia del fratello Pietro verso il Vaticano: “Niente Giubileo per le persone scomparse”

“Evidentemente sono allergici alla parola scomparsi e per loro non meritano che gli si dedichi una giornata del Giubileo”, è il commento di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dopo il rifiuto del Vaticano. “Sarebbe stato un bel gesto”, è quello dell’avvocata Sgrò a Fanpage.it.
A cura di Beatrice Tominic
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Pietro Orlandi.
Pietro Orlandi.
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Il Vaticano ha detto no all'istituzione di una giornata dedicata alle persone scomparse nell'ambito del Giubileo. La richiesta era stata lanciata a gennaio, poco prima del compleanno di Emanuela, dal fratello Pietro Orlandi e dall'avvocata che assiste la famiglia Laura Sgrò. Quest'ultima ha poi inoltrato in Vaticano una richiesta formale a cui è seguita una risposta, datata 25 marzo in cui il Vaticano precisa che non verrà organizzata alcuna giornata dedicata.

"Sarebbe stato un bel gesto, specie per quelle famiglie che non hanno voce e i cui familiari scomparsi sono caduti nell’oblio", è il commento dell'avvocata Sgrò a Fanpage.it.

La reazione di Pietro Orlandi dopo il rifiuto

"Visto che in tutte le giornate del Giubileo, iniziate con la giornata dedicata ai detenuti e si concluderà ancora con una giornata dedicata ai detenuti, non ce n’era purtroppo una dedicata agli scomparsi e ai famigliari che vivono questa vita sospesa – spiega Pietro Orlandi – Abbiamo fatto richiesta al Sostituto della Segreteria di Stato che allego insieme alla risposta del Vaticano. Evidentemente sono allergici alla parola scomparsi e per loro non meritano che gli si dedichi una giornata del Giubileo". La giornata chiesta da Pietro Orlandi e l'avvocata Sgrò, avrebbe riguardato non soltanto la sorella Emanuela, ma tutte le persone scomparse.

"Non sarebbe stato un bel gesto? – continua – Anche se a poco sarebbe servito, ma almeno un gesto di vicinanza, se non a noi, alle tante famiglie che vivono questa situazione nel silenzio di tutti. Della consolazione ne faccio a meno", dice, facendo riferimento all'alternativa fornita loro nella risposta. Si tratta del Giubileo della Consolazione, previsto per i 15 settembre.

A sinistra l'avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.
A sinistra l'avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.

La richiesta di una giornata per le persone scomparse nel Giubileo

La richiesta di dedicare una giornata alle persone scomparse nell'ambito del Giubileo era stata avanzata il 13 gennaio scorso. Allo stesso modo, anche la richiesta formale, inviata in email dall'avvocata Sgrò era partita nello stesso giorno.

L'email inviata dall'avvocata Sgrò il 13 gennaio 2025.
L'email inviata dall'avvocata Sgrò il 13 gennaio 2025.

Nell'email, con oggetto Richiesta di istituzione del giubileo degli scomparsi, si legge: "Eccellenza Reverendissima, l'anno giubilare, come ha detto il Santo Padre, è un'occasione per riflettere sulla speranza e di speranza hanno tanto bisogno i familiari delle persone scomparse. Tante sono, infatti, le famiglie che vivono nell'angoscia di non sapere più nulla dei loro amati congiunti. Per questo motivo Le chiedo, in qualità di avvocato della famiglia di Emanuela Orlandi e su richiesta di altri familiari di scomparsi, di formulare istanza a Papa Francesco affinché dedichi una giornata di questo Giubileo proprio agli scomparsi e alle loro famiglie e Sua Santità riceva in un incontro i familiari che vorranno essere presenti di tutti gli scomparsi. Sarebbe un gesto importante che darebbe conforto spirituale e potrebbe lenire il tormento di familiari che attendono risposte, giustizia e verità. Con osservanza", si conclude prima della firma.

La risposta del Vaticano

Dopo oltre due mesi, il 25 marzo, è arrivata la risposta del Vaticano, in un pdf con carta intestata firmato dall'arcivescovo Rino Fisichella. Un periodo di tempo lungo, probabilmente dilatato anche dalle condizioni di salute di Papa Francesco.

L'arcivescovo Rino Fisichella.
L'arcivescovo Rino Fisichella.

Nella risposta dello Stato Pontificio si legge: "Illustre Avvocato, per competenza, è stata trasmessa a questo Dicastero la Sua email di richiesta di una celebrazione giubilare dedicata alle persone scomparse e alle loro famiglie. Il 15 settembre p.v. sarà celebrato il Giubileo della Consolazione dedicato a quanti vivono un tempo di particolare tribolazione e sofferenza, dovuto anche alla mancanza e alla perdita dei propri cari, o a violenze subite", spiega, descrivendo la giornata dedicata del Giubileo.

"Mi pare che le persone da Lei rappresentate potranno sicuramente ritrovarsi nello spirito della giornata in parola, al quale sarà un'occasione di preghiera e di invocazione, chiedendo al Signore il dono della Sua speranza che sostiene in ogni frangente della vita – propone ancora – Il Giubileo della Consolazione sarà caratterizzato da una veglia nella Basilica di San Pietro il pomeriggio del 15 settembre. A tal riguardo, sarà opportuno contattare prossimamente questo Dicastero per accordarsi sui biglietti necessari alla partecipazione. Per quanto concerne la richiesta di un incontro con il Santo Padre, sarà necessario fare riferimento alla Prefettura della Casa Pontificia. Colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti", prima della firma.

La risposta da parte del Vaticano.
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