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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, il fratello Pietro rivela: “Ho le prove che Emanuela è passata per Londra”

Pietro Orlandi ha detto di avere “le prove che Emanuela è passata per Londra”. Dichiarazione che fa riferimento a quanto rivelato nel 2017 dal giornalista Emiliano Fittipaldi.
A cura di Alessia Rabbai
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Pietro Orlandi durante la manifestazione del 14 gennaio scorso, organizzata per l'anniversario della nascita di Emanuela.
Pietro Orlandi durante la manifestazione del 14 gennaio scorso, organizzata per l'anniversario della nascita di Emanuela.
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"Ho motivo di credere che Emanuela è passata per Londra". Sono le parole di Pietro Orlandi, fratello della quindicenne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno del 1983. Lo ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Giovanni Floris alla trasmissione DiMartedì, in onda dalle ore 21.15 su La7. Il riferimento è alle rivelazioni fatte dal giornalista Emiliano Fittipaldi nel 2017. Si parla di cinque fogli all'interno dei quali ci sarebbero informazioni relative alla presenza di Emanuela Orlandi nella città inglese, che sei anni fa ne ha parlato alla stampa mondiale in conferenza stampa, ma che al tempo non hanno smosso le indagini né sbloccato piste.

Pietro Orlandi ha spiegato: "Sono entrato in possesso di documenti in cui ci sono riscontri che mi dicono che quanto c’è scritto in quei fogli è vero. Alcune persone, in contatto con personalità della Chiesa Anglicana, mi hanno detto delle cose in relazione alla presenza di Emanuela a Londra. Ci sono delle relazioni tra personaggi di alto livello del Vaticano e le istituzioni inglesi".

I documenti in commissione d'inchiesta parlamentare

Il documento sarebbe custodito all'interno di una cassetta di sicurezza della Prefettura degli Affari Economici. Su di essero sarebbero annotate le spese per il mantenimento di Emanuela a carico del Vaticano. Carte che la Santa Sede ha dichiarato siano false.

Piatro Orlandi sarebbe venuto a in possesso di altri documenti, che sosterrebbero siano invece vere. I nuovi documenti raccolti potrebbero essere inseriti nel materiale di studio della commissione d'inchiesta parlamentare, che verrà svolta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi per la quale si attende il voto del Senato.

Pietro Orlandi: "Nel 1983 la pedofilia non era reato"

Sempre intervistato a Di Martedì Pietro Orlandi ha commentato la pista della pedofilia negli ambienti ecclesiastici, relativamente ad un eventuale legame con la sparizione della sorella. "Un ex funzionario della gendarmeria mi ha raccontato che quando Emanuela è scoparsa si sono dati da fare tantissimo per cercarla. Che c’erano quei tre quattro cardinali, che avevano questo ‘vizio’ con ragazzini e ragazzine – ha spiegato – Ma dissero di non aver mai visto Emanuela".

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