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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, chi è Don Vergari e cosa c’entra con la scomparsa di Emanuela

Convocato per giovedì prossimo dalla commissione bicamerale d’inchiesta per raccontare la sua versione sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è don Vergari e cosa c’entra con la vicenda.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.
Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.
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Dopo la pausa invernale per le festività natalizie riprendono i lavori della commissione bicamerale di inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Le prime audizioni dopo il rientro sono attese per giovedì 9 gennaio. Oltre ad un'amica di Gregori, c'è attesa per l'audizione di don Piero Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare.

Secondo quanto emerso dalle testimonianze, sarebbe stato proprio Vergari a dare il benestare per la sepoltura di Enrico De Pedis nella basilica. Ciò che auspicano di chiarire i membri della commissione è perché ha accordato la sepoltura del boss. Inoltre si tratta dell'unico religioso indagato per la scomparsa di Emanuela Orlandi in 41 anni.

Chi è monsignor Piero Vergari e i rapporti con Enrico De Pedis

Monsignor Pietro Vergari oggi ha 88 anni e per anni è stato rettore della basilica di Sant'Apollinare, quella in cui è stato sepolto Enrico De Pedis. Il rapporto fra i due sarebbe stato molto stretto. Il prete, prima di diventare rettore della basilica, svolgeva il ruolo di cappellano del carcere, sia a Regina Coeli che a Rebibbia. Proprio in quest'ultimo istituto era detenuto il boss della banda della Magliana quando ha conosciuto Vergari.

Un rapporto, quello con Renatino, che sarebbe diventato di vera e propria amicizia, tanto che è stato proprio don Vergari a celebrare il matrimonio del boss con Carla Di Giovanni, morta nel 2020. E, cosa ben più nota, è stato sempre lui ad intercedere con il vicario di Roma, il cardinale Ugo Poletti (lo stesso che potrebbe aver avuto un ruolo nei fatti analizzata dalla pista inglese), per far ottenere la tumulazione nei sotterranei della chiesa di Sant'Apollinare, dove lui svolgeva all'epoca l'attività di rettore. Per riuscire nel suo intento avrebbe descritto De Pedis come "un grande benefattore di poveri che frequentano la basilica".

La stessa basilica, inoltre, si trova vicino alla scuola di musica frequentata da Emanuela Orlandi: ma questo, insieme al rapporto con De Pedis, rappresenta soltanto un primo collegamento con la quindicenne scomparsa.

Don Vergari ed Emanuela Orlandi: i collegamenti con la scomparsa

Come anticipato, Don Vergari è stato l'unica personalità religiosa ad essere indagata per la scomparsa di Emanuela Orlandi. Le indagini da parte della Procura di Roma hanno portato al suo nome nel 2012, dove figura con l'accusa di concorso in sequestro di persona aggravato dalla morte dell'ostaggio.

Sabrina Minardi.
Sabrina Minardi.

Oltre a lui, iscritti nel registro degli indagati c'erano anche Marco Accetti, telefonista che ha consegnato il flauto di Emanuela Orlandi alla sua famiglia e che, secondo alcuni potrebbe essere l'Americano; Sabrina Minardi, ex partner di De Pedis; Sergio Virtù, che per il boss lavorava come autista e altri due esponenti della banda della Magliana. Sono stati prosciolti soltanto tre anni dopo, con il cambio del procuratore, da Giancarlo Capaldo a Giuseppe Pignatone. Quest'ultimo, che poche settimane fasi è dimesso dalla carica ricoperta nello Stato Pontificio di presidente del Tribunale di Stato, ha deciso di archiviare le indagini.

Le indagini di Capaldo e il ruolo di Don Vergari

Nel frattempo, però, nei tre anni di indagini non si sono accertati gli accertamenti da parte della Procura, con massimo impegno da parte del procuratore Giancarlo Capaldo. È in quegli stessi anni che è stata scoperta la tomba di De Pedis nei sotterranei della basilica ed è scattata l'estumulazione con la cosiddetta "trattativa" fra Procura, nelle figure di Capaldo e la contitolare Simona Maisto e la Santa Sede, rappresentata invece dal comandante della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani e il vice Costanzo Alessandrini inviati da padre Georg Ganswein, allora segretario di Benedetto XVI.

In quegli anni, inoltre, lo stesso Vergari è finito sui giornali anche per un'intercettazione telefonica con un ex seminarista con una conversazione spinta. Da chiarire, davanti alla commissione nella giornata di domani, il ruolo di Don Vergari sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e l'entità del rapporto con De Pedis.

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