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News sul caso Hasib Omerovic a Primavalle

Caso Omerovic: uscito dall’ospedale dopo cinque mesi, Hasib viene ascoltato dai pm

Hasib Omerovic, il ragazzo pestato nella sua abitazione di Primavalle durante una perquisizione, è usito dall’ospedale ed è stato ascoltato dai pm.
A cura di Beatrice Tominic
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È rimasto in ospedale per cinque mesi dopo che, lo scorso 25 luglio, è precipitato dalla finestra della sua abitazione a Primavalle durante una perquisizione degli agenti del commissariato locale: oggi Hasib Omerovic è uscito dall'ospedale ed è stato ricevuto in Procura, dove è stato ascoltato dai pm in relazione a quanto accaduto proprio durante quella giornata di fine luglio in via Gerolamo Aleandro.

L'aggressione ad Hasib

Non appena arrivati nell'abitazione, dopo aver visto segnalazioni tramite social, per Hasib, ragazzo sordomuto e con una lieve disabilità, sarebbe iniziato l'incubo. Non appena entrato uno degli agenti, Andrea Pellegrini, oggi agli arresti domiciliari avrebbe iniziato a schiaffeggiare il ragazzo, con due forti colpi sulle guance.

Poi lo avrebbe fatto sedere su una sedia al centro della stanza e, dopo averlo bloccato con un filo elettrico, insultandolo, avrebbe agitato davanti ai suoi occhi un coltello da cucina: "Se lo rifai – ha detto Pellegrini facendo riferimento alla segnalazione sui social e agitando l'arma che aveva fra le mani – Te lo ficco nel culo". Non appena ha potuto, Hasib avrebbe cercato una via di fuga, trovandola proprio con il salto dalla finestra.  Nel frattempo a casa con lui c'era sua sorella, disabile al 100%, tranquillizzata da una poliziotta.

Le indagini in corso

Per il poliziotto, 51enne, il gip Ezio Domizia ha disposto gli arresti domiciliari, misura a cui è sottoposto attualmente: "Non ha avuto alcuna remora di fronte ad un ragazzo sordomuto e una ragazza con disabilità cognitiva compiendo ripetuti atti violenti, sia sulle persone che sulle cose e gravemente minatori, così da denotare pervicacia e incapacità di autocontrollo".

Dopo l'accaduto, inoltre, gli agenti avrebbero cercato di insabbiare il pestaggio: nel registro degli indagati sono finiti anche altri tre agenti a cui sono stati contestati i reati di falso ideologico in atti pubblici, commesso da pubblico ufficiale e depistaggio, per aver documentato un'annotazione di servizio dopo l'intervento. Altri due agenti, inoltre, sono accusati di aver ripulito la casa prima dell'arrivo della ScientificaNuovi dettagli, infine, sono stati acquisiti grazie alla lettura delle chat fra gli agenti del commissariato.

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