Caso Cospito: incendiate 5 auto in una sede Telecom, scritte anarchiche contro il 41 bis
Continuano le azioni dimostrative riconducibili alla campagna dei gruppi anarchici portata avanti in solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto che si trova al 103° giorno di sciopero della fame. Con un blitz cinque auto sono state date alle fiamme in una sede di Telecom Italia a Roma.
Ignoti sono entrati nella notte nel parcheggio esterno al civico 139 di via Val di Lanzo nel quartiere Montesacro, dando alle fiamme cinque auto aziendali brandizzate Tim. Ritrovate dalle forze dell'ordine scritte contro il 41 bis firmate con la "A" cerchiata di anarchia. Le esplosioni delle auto date alle fiamme, molto probabilmente usando del liquido incendiario, hanno svegliato molti degli abitanti del quartiere.
All'alba di domenica due bottiglie molotov, senza conseguenze significative, sono state lanciate contro il commissariato Prenestino. Nonostante non sia pervenuta nessuna rivendicazione, gli inquirenti sono convinti si tratti anche in questo caso di un gesto dimostrativo, seguito ai tafferugli e ai fermi con cui è terminata la manifestazione in solidarietà a Cospito lo scorso sabato a Trastevere.
Intanto è notizia di questa mattina che Alfredo Cospito sarà trasferito nel carcere di Opera a Milano, in regime di Servizio assistenza intensificata. A renderlo noto l'avvocato del militante anarchico Flavio Rossi Albertini.
Cospito: settimana di manifestazioni e sit-in a Roma
Fitto il programma di manifestazioni pubbliche in solidarietà a Cospito nella capitale. Mercoledì alle 16.00 si terrà un presidio fuori il Ministero della Salute in via Castellani, mentre il giorno successivo alla Facoltà di Lettere alla Sapienza si terrà un'assemblea e sabato 4 febbraio un corteo da Piazza Vittorio.
Il messaggio di rivendicazione sui siti anarchici
Mail anonime che rivendicano il blitz alla sede Telecom sono nel frattempo arrivate a diversi siti di stampo anarchico. "Nelle prime ore della notte di lunedì 30 gennaio abbiamo portato avanti un’azione incendiaria contro TIM – si legge nella nota – L’attacco è stato condotto introducendoci nel parcheggio di una delle sue sedi ed appiccando il fuoco a 5 veicoli. Tim collabora attivamente al controllo sociale attraverso l’installazione della rete della fibra ottica, telecamere e braccialetti elettronici".
"Il potere e le sue ramificazioni sono ovunque e chiunque voglia colpirlo ha solo l’imbarazzo della scelta. Agire oggi, senza attendere a momenti più propizi, né scendere a compromessi, così come il potere si scaglia ogni giorno ed ogni ora contro le nostre vite, anche la rivolta dev’essere quotidiana e permanente. Affinché il fuoco della negazione divampi sempre più nelle città con un’indomabile forza per diffondere il chaos nel vostro mondo fatto di ordine e repressione. Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l’inizio e più che una minaccia è una promessa".