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Case green e direttiva Ue, a Roma i cittadini non conoscono la classe energetica delle loro abitazioni

Da una ricerca di Changes Unipol elaborata da Ipsos sullo stato dell’arte a Roma in materia di sostenibilità ambientale emerge che sei cittadini su dieci (il 61 per cento per la precisione) dichiara di non conoscere la classe energetica della propria abitazione.
A cura di Enrico Tata
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La direttiva ‘case green' approvata dal Parlamento Europeo ha come obiettivo la riduzione fino al 55 per cento delle emissioni di Co2 entro il 2030. Ogni Stato membro, a meno di ripensamenti, dovrà recepire la direttiva e tradurla in leggi nazionali. L'Europa prevede di aumentare l'efficienza energetica degli immobili ed entro il 2030 tutti dovranno essere portati almeno alla classe energetica E e alla classe energetica D entro il 2033.

Ebbene, da una ricerca di Changes Unipol elaborata da Ipsos sullo stato dell'arte a Roma in materia di sostenibilità ambientale emerge che sei cittadini su dieci (il 61 per cento per la precisione) dichiara di non conoscere la classe energetica della propria abitazione. In generale, la Capitale è stata valutata con 4.8 su 10 per livello di efficienza energetica degli immobili e qualità della mobilità sostenibile.

Il 24 per cento dei romani ha affermato di aver ristrutturato il proprio immobile per aumentare l'efficienza energetica e il 12 per cento ha dichiarato di avere un'abitazione di classe G, la più bassa. Quest'ultima è la percentuale più alta tra le grandi città italiane (la media italiana è dell'8 per cento). Soltanto il 4 per cento del campione indica di possedere abitazioni in classe A e B.

Nonostante la riduzione dei bonus edilizi, il 33 per cento degli intervistati prevede di ristrutturare casa nel prossimo anno, ma solo il 6 per cento dichiara che lo farebbe per adeguarsi alla normativa Ue sulle ‘case green'. La motivazione appare invece più legata al risparmio, per il 15 per cento. Tra chi dice no, alcuni spiegano di essere impossibilitati a sostenere i costi del lavoro per minori detrazioni e agevolazioni (per il 16 per cento).  L’11 per cento, infine, non ritiene invece di avere bisogno di lavori di ristrutturazione.

Sulla mobilità verde, Roma risulta essere la città più virtuosa su un particolare aspetto: la disponibilità delle colonnine elettriche per la ricarica delle automobili. Il 62 per cento dei cittadini dichiara di averne una entro due chilometri dalla propria abitazione o luogo di lavoro o studio. Il 31 per cento indica addirittura una distanza ben minore, di appena 500 metri.

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