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Case di riposo: i parenti possono tornare ad abbracciare i loro cari dopo l’emergenza

I parenti degli ospiti di case di riposo ed Rsa del Lazio possono riabbracciare i propri cari dopo mesi di assenza, tra chiusure e accessi limitati per l’emergenza coronavirus. Le linee guida per le visite prevedono prenotazione telefonica, misurazione della temperatura corporea con termoscanner, uso della mascherina e rispetto della distanza di sicurezza.
A cura di Alessia Rabbai
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Riaprono alle visite ai parenti le strutture residenziali, sociosanitarie e socioassistenziali del Lazio, dopo le chiusure o le limitazioni agli accessi necessarie per proteggere gli anziani e limitare il più possibile il rischio di contagio da coronavirus. Ad emanare l'ordinanza la Regione Lazio, che ha messo nero su bianco le linee guida indirizzate ai famigliari degli ospiti per poter far visita correttamente e in sicurezza ai propri cari. “Il momento della visita ad un parente o un congiunto è un fattore assolutamente importante per garantire un equilibrio psicofisico del paziente. Questa ordinanza stabilisce i criteri per garantire anche la sicurezza affinché si possano visitare i proprio congiunti e parenti, ma evitare che si introduca il virus nelle strutture” ha commentato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. E ha raccomandato: "Le strutture dovranno invitare i visitatori ed i propri ospiti in possesso di uno smartphone, ad installare l’app del Ministero della salute ‘Immuni' e la app regionale Lazio doctor Covid, per mantenere un collegamento in caso di necessità con il proprio medico di medicina generale o la propria Asl".

Le regole per entrare nelle strutture ed Rsa del Lazio

La Regione Lazio ha indicato le linee guida da rispettare per far visita in sicurezza ai famigliari che risiedono nelle case di riposo o Rsa:

  • Prenotazione: Le regole prevedono che la visita sia concordata tramite prenotazione. Il famigliare dovrà fare richiesta alla struttura, con la quale fisserà il giorno e l'ora in cui poter andare a trovare il proprio parente. Il visitatore sarà telefonicamente sottoposto ad un questionario, che consentirà all'operatore di valutarne tramite domande lo stato di salute. Una misura necessaria per evitare sovraffollamenti e assembramenti potenzialmente pericolosi, perché veicoli di contagio. Gli ingressi saranno comunque limitati e distribuiti nel tempo, e vedranno un massimo di due persone per ospite e una durata delle visite di circa trenta minuti. La struttura dovrà limitare al minimo il passaggio dei visitatori negli spazi comuni e conservare l’elenco dei visitatori che vi hanno acceduto, almeno per due settimane.
  • Misurazione della temperatura corporea: i visitatori all'ingresso delle strutture verranno obbligatoriamente sottoposti alla misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner. Non sarà consentito l'accesso alle persone che abbiano una temperatura corporea superiore a 37,5° centigradi o a chi presenti sintomi riconducibili alla malattia, come ad esempio tosse.
  • Mascherina, igienizzazione delle mani e distanza di sicurezza: sono preferibili dove possibile le visite all'aria aperta. Obbligatorio l'uso della mascherina negli spazi interni, l'igienizzazione delle mani e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.
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