CasaPound alla partita tra licei dà la caccia agli antifascisti: “Minacciati e inseguiti con i bastoni”
La scorsa domenica si è tenuta a partita di calcio tra gli studenti del liceo Kennedy di Monteverde e quelli del liceo Virgilio. Da una parte la squadra dei "monteverdini", dall'altra i calciatori della squadra del noto liceo del centro della capitale, con diversi giovani che militano nel collettivo di sinistra. Il campo è quello di Pian Due Torri vicino a Magliana.
Così quelli di Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di CasaPound, hanno deciso bene di presentarsi nella curva degli studenti del Kennedy non invitati: bandiere nere, saluti romani, "boia chi molla" e fumogeni lanciati in campo. Il tutto è stato immortalato in un video postato sul canale ufficiale Telegram del gruppo. Un minuto d'immagini accompagnate dal messaggio "travolgiamo tutti quanti porci rossi e benpensanti".
In crisi di partecipazione e di attrattiva, Blocco Studentesco negli ultimi mesi sembra essere tornato a investire sul riconquistare un po' di visibilità con le minacce, imponendo la propria presenza fuori le scuole dove ci sono dei collettivi di sinistra. E quando gli studenti reagiscono tornano "con i grandi", come è successo al Visconti. Ma sarebbero diversi altri i casi che non sono finiti sui giornali.
Domenica invece teatro della scorribanda dal sapore squadrista è stato un anonimo campo di periferia, per una sfida che nulla aveva a che fare con la politica nell'intenzione dei giocatori e dei tifosi, ma solo un modo per stare insieme e mettere in scena magari un po' di sana competizione tra licei. Quello che non si vede nel video e che è accaduto dopo è invece ben più grave, quando i "tifosi" del Blocco Studentesco hanno dato la caccia all'antifascista, per fortuna senza gravi conseguenze.
"Stavo andando via quando mi hanno inseguito. Quando mi hanno raggiunto in gruppo mi hanno minacciato con un bastone dicendomi: ‘Vuoi morire oggi'". Racconta un ragazzo. "Ci hanno minacciato mostrandoci catene e bastoni, uno di loro ha anche tirato fuori una pistola scacciacani", spiega un altro studente. C'è anche chi, uscito dal centro sportivo, è stato avvicinato da una macchina da cui sono usciti un gruppo di squadristi ed è stato costretto a rifugiarsi in un supermercato: "Per fortuna sono riuscito a entrare, mi hanno avvicinato quando ero solo, stavo andando a recuperare mio fratello quando mi hanno riconosciuto".
Su quanto avvenuto è intervenuto il deputato romano del Partito Democratico Andrea Casu, parlando di un episodio che "mette i brividi e riporta indietro le lancette agli anni più bui del nostro passato". "A distanza di poche ore dall’assalto con frasi omofobe e bastonate al Gay Center. Non sono fatti isolati, sta crescendo un clima di odio e violenza e il Governo più a destra della storia della Repubblica non può continuare a fare finta di non vedere", ha concluso il deputato.