Casa esplosa a Campagnano: morto dopo due mesi l’uomo estratto dalle macerie insieme ai suoi cani

I carabinieri davanti alla casa esplosa.

Non ce l'ha fatta l'uomo di 56 anni che lo scorso 19 febbraio è rimasto gravemente ferito nell'esplosione della sua abitazione a Campagnano di Roma, causata da una fuga di gas sembra dalla bombola a gpl. Il 56enne, che era stato estratto vivo dalla sua casa insieme ai suoi due cani, è morto all'ospedale Sant'Eugenio dopo due mesi in cui i medici avevano tentato di tutto per salvargli la vita. Purtroppo le ustioni riportate non gli hanno lasciato scampo: nell'ultimo periodo le sue condizioni si erano aggravate ulteriormente, e oggi è deceduto.

L'esplosione che ha visto coinvolta l'abitazione dell'uomo è avvenuta lo scorso 19 febbraio in via Monte Cuculo a Campagnano di Roma. Intorno alle 21.10 un boato enorme si è sentito in tutta la zona, con la casa dell'uomo esplosa a causa di una fuga di gas. Sul posto erano intervenuti immediatamente i carabinieri, vigili del fuoco e operatori sanitari del 118, che hanno spento l'incendio e soccorso il ferito, disponendone immediatamente il trasporto in ospedale. Inizialmente ricoverato al Gemelli, è stato poi trasferito al Sant'Eugenio a causa della gravità delle ustioni, che hanno reso necessario il coinvolgimento del centro Grandi ustionati. Le sue condizioni sono apparse immediatamente disperate, ma c'era la speranza che ce la potesse fare. Negli ultimi giorni il quadro si è però aggravato, e i medici non sono riusciti a impedire il decesso del 56enne.

L'intervento, a causa della sua complessità, è durato diverse ore, e si è concluso solo all'una di notte. I soccorritori si sono trovati davanti uno scenario devastante, con l'abitazione completamente devastata. L'esplosione ha investito parzialmente anche la casa a fianco, nella quale fortunatamente non ci sono stati feriti.