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Casa di riposo degli orrori: anziani picchiati e sedati, lasciati senza cibo né cure

Anziani picchiati, lasciati senza cibo né cure, sedati e chiusi in camera. È il grave quadro di maltrattamenti emerso da una comunità alloggio del litorale Sud di Roma. Tre persone sono ai domiciliari e due interdette dalla professione.
A cura di Alessia Rabbai
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Picchiavano, somministravano sedativi senza necessità, lasciavano senza cibo e senza cure gli anziani di una comunità alloggio in un Comune sul litorale della provincia a Sud di Roma. Un quadro di gravi maltrattamenti per il quale a finire sotto alla lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica di Velletri sono cinque persone. I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Roma insieme ai militari della Compagnia territoriale stamattina hanno posto tre di queste agli arresti domiciliari, mentre per due è scattato il divieto temporaneo dell'esercizio della professione. I militari hanno inoltre fatto sette perquisizioni. I provvedimenti sono arrivati al termine delle indagini condotte con tecniche di intercettazione ambientale audio video e telefoniche, che hanno permesso di incastrare proprietari e dipendenti della struttura, presunti responsabili delle violenze nei confronti degli ospiti.

Le violenze sugli anziani di una comunità alloggio in provincia di Roma

Immagini e registrazioni inquietanti quelle emerse in sede d'indagine, che mostrano come il personale di turno della comunità alloggio insultava, minacciava, strattonava e picchiava gli anziani, lanciandogli anche contro degli oggetti. Spesso non se ne prendevano cura, anzi, gli somministravano una grande quantità di farmaci sedativi, senza che ne avessero veramente bisogno e senza prescizione medica, per evitare che li disturbassero durante la notte e li facessero dormire. Gli anziani venivano anche lasciati senza cibo: per risparmiare al massimo sulle spese ad esempio, il latte veniva allungato con l'acqua. Per non parlare del fatto che non gli veniva concessa alcuna attività di svago che potesse stimolarli, ma venivano chiusi in camera dalle 18 fino al giorno dopo. Un grave quadro di violenze rispetto al quale si dovranno accertare le responsabilità a carico di proprietari e dipendenti della struttura.

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