Violenza sessuale e maltrattamenti sugli anziani ospiti: scoperta a Viterbo casa di riposo degli orrori
Maltrattati, legati al letto e violentati. È quanto accaduto a degli anziani ospiti di una casa di riposo nel Comune di Latera, un centro di poche centinaia di abitanti in provincia di Viterbo, dov'è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno dato esecuzione a sei misure cautelari. I militari della Compagnia di Montefiascone ed il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Viterbo hanno arrestato e portato in carcere tre operatori socio-sanitari, mentre altri tre sono stati sospesi dall’esercizio delle funzioni. A disporre i provvedimenti è stata la giudice delle indagini preliminari di Viterbo Savina Poli. Gli operatori sono indiziati di maltrattamenti sugli ospiti della struttura e, in un caso, di violenza sessuale su un’anziana.
Le violenze emerse grazie alle denunce di ex colleghi
Le indagini svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Viterbo, con il procutratore Paolo Auriemma e il sostituto procuratore Flavio Serracchiani sono partite nella primavera del 2024. Alcuni ex operatori della struttura si sono rivolti alla Stazione carabinieri di Capodimonte, raccontando che gli ex colleghi abusavano degli anziani ospiti. I militari hanno installato delle telecamere all’interno della struttura e nelle camere da letto. Dalle registrazioni è emerso un quadro inquietante, allarmente e pericoloso: soprusi, violenze psicologiche e aggressioni fisiche.
Anziana legata al letto e violentata con un bastone
Oltre ai maltrattamenti, un'anziana sarebbe anche stata violentata. Un operatore l'avrebbe tormentata con assillanti
approcci sessuali e toccandola nelle parti intime, utilizzando anche un bastone, mentre la donna era legata al letto e non poteva difendersi.
Anziani lasciati senza cibo, legati al letto e imbottiti di farmaci
Dalle indagini è inoltre emerso che gli anziani venivano spesso lasciati senza mangiare, erano infatti in uno stato di malnutrizione, legati al letto per ore con fascette o bende ed imbottiti di farmaci ansiolitici per farli stare tranquilli. I tre arrestati, terminati gli accertamenti di rito, sono stati portati nelle case circondariali di Civitavecchia e Viterbo, dove si trovano a disposizione dell'Autorità giudiziaria.