
Carnevale Liberato di Poggio Mirteto: brucia un fantoccio di Giorgia Meloni

Ieri a Poggio Mirteto, in Sabina, è andato in scena il Carnevale Liberato. Ieri, come di consueto, al termine dei festeggiamenti andati avanti per tutta la giornata in Piazza Martiri della Libertà, è stato bruciato un fantoccio di cartapesta. Questa volta ad essere avvolta dalla fiamme è stata Giorgia Meloni. La premier è stata rappresentata per il carnevale come una Barbie "fascio di luce", all'interno di una confezione rosa acceso come quella delle famose bambole.
Anche lo scorso anno a bruciare in piazza era stato un pupazzo di Meloni, forse alla luce delle polemiche che hanno fatto finire le immagini ai tg nazionali, gli organizzatori hanno deciso di replicare, per ribadire lo spirito del carnevale, che è quello di prendersela con i potenti di turno, ridere e dissacrare il potere. Non a caso nelle passate edizioni avevano bruciato tra gli altri i fantocci di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e altri esponenti di governi di ogni colore.
Il Carnevale di Poggio Mirteto, conosciuto anche come il Carnevalone Liberato, è una festa che affonda le radici nell'Ottocento risorgimentale, quando una rivolta popolare ,il 24 febbraio 1861, dichiarò la città liberata dallo Stato Pontificio e l'annessione al Regno d'Italia. E infatti una festa dal sapore decisamente anticlericale, festeggiandosi non a caso come una sorta di anti carnevale nella prima domenica di Quaresima (pioggia permettendo).
Con la firma dei Patti Lateranensi del 1929, il fascismo vietò il carnevale di Poggio Mirteto. Solo nel 1977, grazie all'iniziativa di un gruppo di ragazzi del paese, la festa riprese vigore rinnovando la tradizione fino ad oggi.