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Carlotta Celleno morta a 19 anni per fotografare murales, il papà: “Era prudente, tragica fatalità”

Per il papà di Carlotta Celleno la morte della figlia è da attribuire ad una “tragica fatalità”. Sul caso la Preocura indaga per omicidio colposo. La 19enne è precipitata da una grata dell’ex Molino Agostinelli, che stava visitando perché appassionata di luoghi abbandonati.
A cura di Alessia Rabbai
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Ex Molino (Google Maps)
Ex Molino (Google Maps)

"Carlotta era prudente e attenta, uno spirito libero, anti-convenzionale". Sono le parole di Carlo, il papà di Carlotta Celleno, la diciannovenne morta dopo essere precipitata dal settimo piano del palazzo abbandonato ex Molino Agostinelli per fotografare dei murales. I drammatici fatti che hanno portato alla prematura ed improvvisa scomparsa di Carlotta risalgono al pomeriggio di sabato scorso 26 aprile.

Per il papà di Carlotta la figlia è morta per una "tragica fatalità"

Il padre di Carlotta, intervistato da La Repubblica, ha raccontato com'era sua figlia: "Una ragazza attaccata alla vita, amava leggere, ballare, l'arte e la fotografia. Le piaceva la musica e  suonava il basso elettrico". Carlo era al corrente della passione di sua figlia per l'urbex, ossia visitare luoghi abbandonati: "Non credo che abbia preso rischi eccessivi, era una ragazza prudente e attenta". Il padre di Carlotta è convinto che la morte della figlia sia da ricondurre ad una "tragica fatalità" e spiega di avere "massima fiducia nel lavoro della Procura" che indaga sul caso.

Carlotta Celleno è caduta attraverso una grata dell'ex Molino

Secondo quanto ricostruito finora al momento dell'accaduto Carlotta era insieme ad alcune amiche e stava visitando l'ex Molino Agostinelli, un palazzo abbandonato da vent'anni, appunto una struttura fatiscente, che si trova nel quartiere Aurelio. La diciannovenne era appassionata di urbex, il turismo dei luoghi abbandonati. Mentre si trovava all'interno della struttura e pare stesse fotografando dei murales, una grata ha ceduto sotto al suo peso e Carlotta è precipitata per diversi metri.

L'impatto è stato violento e non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvarle la vita. Quando è arrivato il personale sanitario, dopo la chiamata delle amiche di Carlotta, con la richiesta urgente d'interveento, per la giovane non c'è stato purtroppo nulla da fare se non constatarne il decesso. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco dopo diverse ore, perché era finita in un silos. La salma è stata trasferita in obitorio e si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per l'autopsia.

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