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Carlotta Celleno morta a 19 anni all’ex Molino, i compagni di classe: “Eri unica, ci mancherai”

Lutto all’Istituto cinematografico Rossellini di Roma per la morte di Carlotta Celleno, caduta dall’ex Molino. Compagni di classe e professori la ricordano con affetto e stima in attesa di partecipare ai funerali.
A cura di Alessia Rabbai
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"Era unica, speciale, ci mancherà". Sono le parole dei compagni di classe e degli amici di Carlotta Celleno, la diciannovenne morta dopo una caduta attraverso le grate dell'Ex Molino Agostinelli, mentre faceva foto a dei murales, lo scorso sabato 26 aprile. Carlotta frequentava l'ultimo anno del liceo artistico con indirizzo Audiovisivo e Multimediale a Ostiense. L'istituto cinematografico Rossellini è in lutto, dopo la tragedia che ha colpito la famiglia Celleno, in attesa che al termine degli accertamenti autoptici la salma venga restituita ai parenti e che sia fissata la data dei funerali, per darle l'ultimo saluto. Carlotta, appassionata di urbex, l'esplorazione urbana dei luoghi abbandonati, era in compagnia di alcune amiche.

Il ricordo dei compagni di classe e professori

I compagni di classe al rientro dalle vacanze di Pasqua sono tornati a scuola senza Carlotta. Parlano di lei alla Repubblica come una studentessa attenta, che amava tanto la fotografia. "Abbiamo saputo la notizia, non crediamo possibile che sia accaduto proprio a lei". Carlotta aveva capelli castani con rasta verdi e portava la frangetta. Di solito le piaceva vestirsi con abiti larghi e colorati, che rispecchiavano la sua personalità creativa, curiosa e dalle mille sfaccettature. Anche i docenti la ricordano commossi, il suo professore di Discipline plastiche e scultoree la descrive come "un’artista a tutto tondo" ed è convinto che "sarebbe diventata una professionista aperta alla sperimentazione".

Il papà di Carlotta: "Morta per una tragica fatalità"

Sulla vicenda della morte di Carlotta Celleno la Procura della Repubblicadi Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. La ragazza sarebbe precipitata per molti metri attraverso una grata, che ha ceduto sotto al suo peso, all'ottavo piano del palazzo ex Molino Agostinelli, un edificio fatiscente e abbandonato da vent'anni, che si trova nel quartiere Aurelio. Per il padre Carlo la morte di sua figlia è da attribuire ad un "incidente", ad una "tragica fatalità".

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