Carcere di Velletri, detenuto 55 enne malato di cancro si dà fuoco: salvato dagli agenti
Un detenuto romano di 55 anni malato di cancro che stava scontando una condanna definitiva nel Carcere di Velletri questa mattina ha cercato di darsi fuoco approfittando dell'ora d'aria degli altri detenuti, ma è stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria prima che fosse troppo tardi. L'uomo non sarebbe nuovo a gesti estremi. Già alcuni mesi fa aveva tentato il suicidio come forma di protesta, perché, a suo giudizio, non riceverebbe adeguate cure mediche. A dare notizia dell'episodio, il Sippe (Sindacato di Polizia Penitenziaria), che si è complimentato con i due agenti per il gesto eroico.
Questa mattina, attorno alle 9, approfittando dell'ora d'aria degli altri detenuti nel cortile passeggio, e quindi rimasto solo nella propria cella, il 55enne si è avvolto in un lenzuolo al quale ha appiccato le fiamme. Poi, avvolto dal fuoco, ha cominciato a camminare nel corridoio della sezione. Quando l'agente responsabile della sezione se ne è accorto è subito intervenuto, coadiuvato dall'agente addetto all'infermeria. Assieme sono riusciti a spegnere le fiamme, salvando la vita al detenuto. Trasportato d'urgenza in infermeria, all'uomo sono state riscontrate ustioni su tutto il corpo, ma non è in pericolo di vita.
"Come sindacato – sottolineano Carmine Olanda e Ciro Borrelli, del Sippe – ci congratuliamo con gli agenti per avere dimostrato ancora una volta elevata capacità professionale. Ci appelliamo al Ministro della Giustizia affinché prenda provvedimenti immediati sulla riforma della giustizia e soprattutto su come devono essere gestiti i Penitenziari. La Polizia Penitenziaria non può più accettare di lavorare sotto organico".