Carabinieri inseguono un ragazzo e lo arrestano: “Poi lo hanno spinto e preso a pugni”

Hanno inseguito un ragazzo nel quartiere San Lorenzo gli gridavano di fermarsi mentre, nel frattempo, si identificavano come carabinieri. Poi, però, lo avrebbero spinto e iniziato a prendere a pugni, durante l'arresto. È quanto accaduto ad un ragazzo migrante che vive senza fissa dimora a Roma nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 marzo 2025, verso le 18.30. Sulla vicenda il Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma ha annunciato che sono in corso approfondimenti.
Picchiano un ragazzo dopo l'inseguimento: cosa è successo
A raccontare l'accaduto Isabella De Silvestro, giornalista di Domani, che si è trovata davanti alla scena. E ha deciso di iniziarla immediatamente a riprenderla con il telefonino. Secondo quanto spiega, erano in tre a seguire il ragazzo, scalzo: due carabinieri in divisa e un terzo, in borghese. Uno dei carabinieri lo ha spinto per terra e il giovane è finito fra due auto parcheggiate, poi si sono avvicinati e hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni.
Nel frattempo la giornalista ha attraversato la strada, gridando ai carabinieri di smettere di picchiare il giovane cosa che i militari avrebbero fatto soltanto dopo essersi accorti che avevano la telecamera del telefonino puntata, restando comunque addosso al giovane, raggiunto da un fermo per ragioni legate alla droga. Non ha opposto resistenza secondo quanto riporta la giornalista, si trovava in stato confusionale.
I video e la reazione dei carabinieri
I carabinieri a quel punto, in attesa dei colleghi, avrebbero chiesto i documenti alla giornalista, facendole presente che, qualora avesse diffuso i video registrati, avrebbe rischiato di essere denunciata. "Sta intralciando un'operazione di polizia e può essere accusata di favoreggiamento", è quanto le avrebbe detto un primo carabiniere, seguito poi da una seconda, arrivata con l'altra volante. Secondo quest'ultima, avrebbe rischiato una denuncia per violazione della privacy.
La scena intanto sarebbe stata ripresa: non soltanto le botte che avrebbe ricevuto dai carabinieri, ma anche la camminata claudicante e affaticata prima di salire in automobile. E il giorno dopo, trovatasi a piazzale Clodio per la convalida degli arresti in direttissima, li ha consegnati all'avvocata che assiste il giovane arrestato, un migrante senza fissa dimora che, secondo i militari avrebbe consegnato droga ad un uomo al mercato Esquilino. Sul caso, nel frattempo, è stato avvisato il Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma che ha attivato approfondimenti il cui esito verrà riferito alla Procura della Repubblica di Roma, già informata.
La reazione di Ilaria Cucchi
"Dopo questa scena, i carabinieri hanno provato a intimidire una testimone. È andata male, è una giornalista – è il commento di Ilaria Cucchi non appena appreso dell'accaduto – Il risultato lo vedete: sappiamo quello che è successo. Le cause di tutto questo, però, sono sotto i nostri occhi da anni, anche decenni". E poi precisa: "Questo è ciò che accade quando i migranti diventano clandestini, le migrazioni invasioni. Quando la legge della giungla prende il posto dello Stato di diritto. E il più forte caccia il più debole, costretto a scappare senza nemmeno un paio di scarpe", conclude.