Capretta uccisa, qualche genitore prova a giustificare i ragazzi: “Colpita quando era già morta”
I due responsabili dell'uccisione di una capretta in un agriturismo nelle campagne sono stati individuati e denunciati. Ma nel loro paese di residenza, Fiuggi, le polemiche per quanto accaduto non si placano e c'è chi, come riporta il Corriere della Sera, ha lanciato l'hashtag #fuoriinomi per dare la caccia ai colpevoli. "Una vera e propria caccia alle streghe. Sono arrivate anche minacce di morte", sostengono i genitori dei ragazzi coinvolti. E c'è qualcuno, tra i parenti di chi ha partecipato alla festa, che prova a giustificare i responsabili: "Hanno trovato l'animale già agonizzante fuori dall'agriturismo, i calci ci sono stati quando la capretta era già morta". In realtà i video pubblicati online sembrano raccontare un'altra verità.
I due giovani sono stati accusati del reato di uccisione di animali, previsto dall’articolo 544 bis del codice penale, che prevede la reclusione da quattro mesi a due anni per coloro che causano la morte "per crudeltà e senza necessità".
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, che ha scritto su Facebook: "Come sindaco a titolo personale e a nome della intera amministrazione comunale condanniamo senza alcuna esitazione il vile gesto che ha visto protagonisti quel gruppo di giovani che ieri hanno barbaramente massacrato una capretta. Acquisiremo le necessarie informazioni dalle forze dell'ordine e dagli organi inquirenti.In ogni caso, credo sia giusto ragionare in una delle prossime sedute di consiglio comunale, senza strumentalizzazioni politiche e di sorta, sul disagio sociale come fenomeno che purtroppo sta investendo sempre più giovani su scala nazionale e non solo. Un dibattito sano alla presenza anche di specialisti che studiano tali fenomeni".
Il primo cittadino ha poi aggiunto: "Fermo restando che provvederemo come amministrazione, sin dal l’apertura dell’anno scolastico, ad estendere il dibattito all’interno dei nostri istituti con l’ausilio dei dirigenti e del corpo docente.Dobbiamo tutti interrogarci seriamente su cosa stia accadendo a molti dei nostri giovani.Tuttavia voglio ribadire con fermezza a tutti, che la comunità fiuggina è una comunità sana e non può e non deve essere associata in alcun modo a gesti gravi e riprovevoli come quelli in riferimento".