Capretta massacrata, la carcassa mangiata dai cinghiali: “Impossibile proseguire senza prove”
L'avrebbero massacrata con calci e pugni e buttata giù da un muretto lo scorso 27 agosto, in un agriturismo di Anagni, durante una festa di compleanno. Secondo i giovani, la capretta sarebbe stata già priva di vita durante le sevizie. Secondo il titolare dell'agriturismo (e proprietario dell'animale), la capretta sarebbe stata ancora viva, uccisa dal gruppo. Sul caso stanno indagando le procure di Roma e Frosinone. Ma sarà difficile fare chiarezza: la carcassa della capretta è scomparsa. Probabilmente, ha ipotizzato il titolare dell'agriturismo, mangiata da altri animali, forse cinghiali.
Gli accertamenti sul corpo della capretta
Con la mancanza del corpo del reato, si prospetta guerra aperta fra le parti: da una parte il titolare dell'agriturismo e proprietario dell'animale e dall'altra 14 giovani, fra 17 e i 22 anni, residenti a Fiuggi e ad Anagni.
La carcassa della capretta era stata posta sotto sequestro, in attesa degli accertamenti necessari per chiarimenti sulle cause della morte. Ma gli avvocati dei quattordici ragazzi hanno già annunciato che, senza la carcassa della capretta, unica prova, non si potrà proseguire. "Fin da subito abbiamo messo in dubbio che la capretta fosse viva: se avessero colpito un animale morto, il reato non sussisterebbe – ha dichiarato l'avvocato difensore del principale indagato, un diciassettenne, a Ciociaria Oggi.it – Aspettiamo la chiusura delle indagini, poi agiremo contro chi ha pensato che la capretta fosse viva senza averne le prove".
Il video diventato virale
La vicenda è diventata nota dopo la pubblicazione online di un video in cui si vedeva il diciassettenne colpire ripetutamente la capretta. Intorno a lui, il gruppo di amici che lo incitava a continuare, fra cui quello che ha ripreso la scena diventata virale. Sul caso stanno indagando i carabinieri che hanno il compito di accertare quanto accaduto e verificare quanto dichiarato dal titolare dell'agriturismo.