video suggerito
video suggerito

Capezzone e Fratelli d’Italia alla Sapienza: polizia manganella gli studenti

Chiusa la facoltà di Scienze Politiche a Sapienza, dove erano attesi Capezzone e Roscani (FdI) per una conferenza sul “capitalismo buono”: arrivata la polizia contro gli studenti dei collettivi.
A cura di Beatrice Tominic
12.930 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Chiusa la facoltà di Scienze Politiche all'università di Roma La Sapienza. In mattinata erano attesi Capezzone  e Fabio Roscani, deputato di Fratelli d'Italia e presidente di Gioventù Nazionale per una conferenza  sul "capitalismo buono". Adesso di fronte all'ingresso del dipartimento, si trovano studenti, dei collettivi e non solo, in protesta. Sul posto sono arrivati anche alcuni agenti della polizia che stanno facendo scudo contro ragazzi e ragazze, armati di manganelli. Due i ragazzi fermati: uno di loro era ferito, perdeva sangue dalla testa.

Video thumbnail

La protesta degli studenti e il corteo verso il rettorato

"Siamo qui oggi per contestare una conferenza organizzata da Azione Universitaria, a cui sono stati invitati Daniele Capezzone e soprattutto Fabio Roscani, deputato di Fratelli d'Italia: siamo qui per dire che l'università non è la passerella dei partiti: sebbene sia al governo, sappiamo bene che Fratelli d'Italia porta ideologie fasciste – dichiara una studente intervenuta durante la protesta – Hanno rinominato i ministeri. Hanno creato il Ministero dell'Istruzione e del Merito, quando noi sappiamo molto bene che il merito è un'invenzione di un sistema che punta a far sentire in colpa noi se non riusciamo a laurearci, come se fosse colpa nostra. È il sistema universitario, invece,  inadeguato e va rinnovato. Serve a far sentire in colpa chi non riesce a laurearsi in tempo, perché magari lavora e non ha una famiglia alle spalle che riesce a pagare i suoi studi e la sua vita. Chi riesce ci riesce, invece, viene esaltato", ha aggiunto.

"Fratelli d'Italia odia le donne, le soggettività libere, i migranti. E odia i poveri. È razzista ed è fascista. Azione Universitaria può pensare di pulirsi la faccia da tutto questo, ma noi sappiamo chi sono veramente. E non li faremo passare", ha poi concluso prima di partire in corteo verso il Rettorato. Con le un paio di centinaia di persone. E fra le mani uno striscione: "Fuori i fascisti dalla Sapienza. Antifascismo è anticapitalismo".

Arrivati sotto al rettorato, gli e le studenti hanno cominciato ad urlare cori in direzione degli uffici, chiedendo di avere un confronto con la rettrice, Antonella Polimeni. La rettrice, che si è rifiutata di scendere nelle strade della città universitaria, si è però detta disposta a ricevere due degli studenti in protesta.

Immagine

La replica di Sapienza

Sui disordini di questa mattina si sono espressi anche dall'università La Sapienza, luogo degli scontri: "L'associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, come quotidianamente avviene ad opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti – hanno scritto nella nota – Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il Dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva".

Poi le parole della rettrice, Antonella Polimeni: "L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee".

12.930 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views