Caos treni, continuano le indagini sui presunti sabotaggi: al lavoro pm antiterrorismo
Continuano le indagini sui presunti sabotaggi ai danni di Ferrovie dello Stato delle scorse settimane che hanno mandato i treni in tilt. Dopo l'inchiesta aperta dalla Procura di Roma, scattata a seguito di un esposto presentato alla Digos della Questura capitolina, sui fatti investigano i pm del pool antiterrorismo della capitale.
L'esposto di Trenitalia presentato alla Digos
Nel documento presentato alla Digos da Ferrovie, l'azienda ha segnalato dei possibili sabotaggi "provenienti dall'interno e/o esterno" poiché i fatti che hanno causato il caos ai treni e i guasti sono avvenuti in "circostanze altamente sospette" e con "la volontà di destabilizzare".
Nell'esposto, inoltre, sono stati ricordati alcuni di questi eventi con orari e luoghi degli avvenimenti. Ancora più sospetto il fatto, stando a quanto riportato nel documento, che alcuni di questi problemi si siano manifestati così frequentemente e, per la maggior parte delle volte, in prossimità con le ore di punta o di traffico massimo.
Presunti sabotaggi e treni in tilt nelle ultime settimane
Trovare i collegamenti ferroviari ko non è stata una rarità negli ultimi giorni. In un estratto dell'esposto, in particolare, si fa riferimento ai disagi vissuti dai pendolari l'11, il 13, il 14 e il 15 gennaio 2025. Ma gli episodi e i disservizi sono iniziati già qualche mese prima. È il caso, ad esempio, del famoso chiodo che lo scorso ottobre ha paralizzato tutta Italia. L'ipotesi del sabotaggio si affianca adesso a quella dell'errore umano, ipotizzato all'inizio. Ma non solo. I disagi sulle rotaie sono aumentati e, fra guasti e contrattempi, non c'è pace per i pendolari del nostro Paese. Adesso spetta ai pm antiterrorismo scoprire perché.