Caos al pronto soccorso di Tivoli: donna aggredisce gli infermieri e distrugge ambulanze
È accaduto nel pomeriggio di sabato 29 luglio nel pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli: una donna ha iniziato a lanciare bottiglie contro i medici e gli infermieri del pronto soccorso, danneggiando anche le ambulanze presenti nel parcheggio. A segnalare l'episodio avvento nel Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione (DEA) è stato Dimitri Cecchinelli, responsabile della CISL Funzione Pubblica Roma.
"Si tratta dell'ennesima aggressione agli operatori sanitari e alle guardie giurate dei nostri ospedali e soprattutto dei pronto soccorso di tutta Italia. Esprimiamo la nostra solidarietà verso tutte le persone coinvolte", ha commentato Cecchinelli, come si legge su Tiburno.tv.
Cosa è successo al pronto soccorso di Tivoli
Secondo quanto ricostruito, i fatti sono avvenuti verso le ore 16: ad aggredire gli operatori una paziente. Per prima cosa la donna ha iniziato ad aggredire i medici e gli infermieri presenti al Dea, poi a lanciare bottiglie di vetro verso gli operatori del Servizio Umanizzazione. Alla fine, prima di essere bloccata, è riuscita a danneggiare i vetri e la carrozzeria di alcune delle ambulanze che si trovavano in sosta davanti all'ospedale.
L'arrivo dei carabinieri
A seguito di quanto accaduto, gli operatori hanno immediatamente allertato le autorità e si sono rivolti al numero di emergenza unico 112 segnalando la presenza di una donna che, trovandosi in stato confusionale, stava dando in escandescenze.
In breve tempo sono arrivati sul posto i carabinieri della stazione di Tivoli. I militari hanno subito provato a riportare la calma nel pronto soccorso: sono riusciti a tranquillizzare la donna che, al loro arrivo, stava ancora danneggiando i veicoli e il dipartimento.
"Da tempo è stata avviata una campagna di sensibilizzazione verso il tema della sicurezza degli operatori sanitari – ha continuato Cecchinelli – Devono essere presi tutti i provvedimenti necessari per garantire la massima serenità a chi quotidianamente svolge il proprio lavoro con impegno e dedizione e far tornare gli ospedali luoghi sicuri per pazienti, familiari e lavoratori".