Cani denutriti e in pessime condizioni, la denuncia: “Per un cavillo rischiano di tornare alla padrona”
Gli animalisti tengono alta l'attenzione sul caso dei quattro cani di razza jack russel maltrattati in zona Vitinia a Roma, perché rischiano di tornare alla proprietaria. Il mancato intervento della veterinario della Asl ne ha impedito il sequestro. Gli operatori di Lndc Animal Protection hanno sporto denuncia nei confronti della donna e hanno scritto una lettera alle autorità competenti. Gli animalisti li avevano salvati il 25 gennaio scorso, quando hanno chiesto l'intervento dei carabinieri, grazie ai quali sono riusciti a portarli via. Oggi lanciano l'appello, mantenendo alta l'attenzione sulla vicenda: "Chiediamo il sequestro dei cani, non devono tornare alla proprietaria".
"Il veterinario reperibile della Asl non è intervenuto"
I quattro cani attualmente sono ospitati nel canile sanitario, ma senza l'intervento della veterinaria della Asl rischiano di tornare presto dove venivano maltrattati. "È inaccettabile che il veterinario reperibile della Asl Roma 2 non sia intervenuto, impedendo così la possibilità del sequestro immediato degli animali, che invece sono stati considerati ‘a disposizione del proprietario'. Questo ha creato il rischio concreto che i cani potessero essere restituiti a chi li aveva ridotti in quello stato" spiegano da Lndc.
Un cane ha perso un occhio per un'infezione non curata
Quando sono arrivati i volontari di Lndc i cani erano in condizioni di grave degrado e malnutrizione. Una delle femmine era così debilitata da non riuscire nemmeno ad alzarsi, mentre uno dei maschi ha perso un occhio, probabilmente a causa di un'infezione non curata. "Nonostante la gravissima situazione, la polizia municipale del Municipio IX ha inizialmente mostrato resistenza nell'intervenire, limitandosi a suggerire che uno dei familiari desse da mangiare ai cani" spiega Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, grazie ai quali gli animalisti hanno potuto prendere in carico i cani e portarli in un luogo sicuro. "È inaccettabile che il veterinario reperibile della Asl Roma 2 non sia intervenuto, impedendo così la possibilità del sequestro immediato degli animali, che invece sono stati considerati ‘a disposizione del proprietario'. Questo ha creato il rischio concreto che i cani potessero essere restituiti a chi li aveva ridotti in quello stato. Gli animali maltrattati devono essere sottratti definitivamente a chi li ha ridotti in condizioni di sofferenza".