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Cane legato e trascinato fino a farlo morire: il suo assassino condannato a 8 mesi di carcere

Il fatto, definito “terribile animalicidio” dagli attivisti della Lav, è avvenuto il 18 febbraio 2021 a Montefiascone, provincia di Viterbo. I carabinieri, intervenuti subito sul posto dopo la segnalazione, hanno fermato pochi minuti dopo un pastore alla guida di un’automobile a cui era ancora legato il cane, ormai senza vita.
A cura di Enrico Tata
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Per aver legato un cane alla sua automobile e averlo trascinato fino alla morte, un uomo è stato condannato a otto mesi di reclusione e a pagare 12mila euro di multa. Il reato è quello di maltrattamento aggravato dalla morte dell'animale. Il fatto, definito "terribile animalicidio" dagli attivisti della Lav, è avvenuto il 18 febbraio 2021 a Montefiascone, provincia di Viterbo. I carabinieri, intervenuti subito sul posto dopo la segnalazione, hanno fermato pochi minuti dopo un pastore alla guida di un'automobile a cui era ancora legato il cane, ormai senza vita.

La battaglia legale che si è conclusa con la condanna dell'uomo, spiega in una nota la Lav, "è stata possibile anche grazie alla generosità una nostra sostenitrice che, appresa la notizia, ha deciso di contribuire con una donazione".

Secondo Alessandra Ferrari, responsabile animali familiari Lav, "la condanna è un atto dovuto di giustizia nei confronti del cane ucciso tra atroci sofferenze, purtroppo l'attuale legge contro i maltrattamenti prevede pene esigue che non fungono da deterrente, e i cani di cronaca degli ultimi mesi lo dimostrano. Inoltre, il trascinamento di cani con mezzi a motore fino a causare gravi lesioni o la morte è purtroppo spesso utilizzato come metodo per punire i cani o per allontanarli da una determinata zona.

Secondo Ferrari, ancora, "queste atrocità non possono restare impunite e devono essere perseguite con pene commisurate alla violenza praticata e alla pericolosità sociale che contraddistingue chi assume simili comportamenti. Simili crimini non sono però evidentemente una priorità per la Commissione Giustizia della Camera, che da ben quattro mesi non calendarizza più la discussione sulla nuova legge contro i maltrattamenti, ignorando la volontà dell'opinione pubblica. Ci chiediamo quante atrocità dovranno ancora accadere prima che si dia il giusto peso a quella che è diventata a tutti gli effetti un'emergenza?".

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