Cancellato all’alba il murales per Nicholas Brischetto: “Era un altarino criminale”
Sono iniziate poco dopo l’alba le operazioni di cancellazione del murales dedicato a Nicholas Orsus Brischetto, morto dopo uno schianto a 300 km orari sul Grande raccordo anulare lo scorso 19 luglio. Il giovane rom era a bordo di una potente Audi R8 presa a noleggio. Dopo le cerimonia funebre, i parenti e gli amici avevano dato vita ad una scorribanda a suon di sgommate con Ferrari e altre macchine di lusso in via Raoul Follerau, nel cuore di Villaggio Falcone a Ponte di Nona, davanti alla palazzina dove è stato aerografato il murales.
L'enorme disegno, realizzato sulla facciata di una casa popolare, ritraeva il viso del giovane e uno scenario in pieno stile Gta (il videogioco) tra palme e auto di lusso. Un affronto alle istituzioni per quella che è stata percepita come una manifestazione da parte della criminalità locale, il mano alla famiglia Calì.
Già ieri il presidente del VI Municipio Nicola Franco era intervenutoper chiederne la rimozione: "Quel murale, se non è stato autorizzato, va rimosso. Ho inoltrato una richiesta in Campidoglio agli uffici competenti perché la palazzina su cui è stato disegnato è di proprietà comunale. Il messaggio che arriva ai ragazzi del quartiere può essere frainteso. Capisco il dolore per la perdita di un ragazzo tanto giovane. Ma vorrei anche precisare che questo ragazzo è morto mentre sfrecciava a folle velocità lungo il Gra. Allo stesso tempo questa sfilata di macchine di grossa cilindrata non è rispettosa nei confronti qui, in questa zona, ha davvero molte difficoltà ad arrivare alla fine del mese".
L’operazione scattata questa mattina, è stata disposta dalla Prefettura di Roma ed eseguita dalla polizia del distretto del Casilino, con i carabinieri della compagnia di Tivoli, la stazione Settecamini e la Polizia Roma Capitale.