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Camilla uccisa da un’auto mentre andava in chiesa, stava per partire come missionaria in Africa

Camilla Cecconi sarebbe dovuta partire come missionaria in Eritrea se l’auto non l’avesse investita e uccisa. Il vescovo di Palestrina e Tivoli nell’omelia ai funerali: “Al centro della sua vita l’amore verso il prossimo”.
A cura di Alessia Rabbai
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Camilla Cecconi, sarebbe dovuta partire come missionaria in Eritra se la mattinata di domenica scorsa 25 agosto un'auto non l'avesse investita e uccisa mentre attraversava la strada in via Prenestina Nuova a Palestrina, diretta in chiesa con la sua amica Elisa. A dirlo davanti ad una folla commossa il vescovo di Tivoli e Palestrina Mauro Parmeggiani, che ieri pomeriggio ha presieduto i funerali della ventunenne nella basilica cattedrale di Sant’Agapito Martire. Una cerimonia che si è svolta alla presenza del papà Emilio, della mamma Mirna, del fidanzato Mattia e del fratello Andrea, seminarista, di amici, parenti e conoscenti. Durante l'omelia il vescovo ha ricordato come Camilla avesse incentrato la sua vita nell'amore verso il prossimo. Era una studentessa dell'Università La Sapienza di Roma, fervente cattolica, faceva la catechista, amava molto i bambini e li accompagnava nel loro percorso di avvicinamento ai sacramenti.

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"Camilla: una ragazza bella! Bella esteriormente ma ancor più bella interiormente. Una vita breve per una ragazza piena di vita, con uno sguardo ed un sorriso gioioso e contagioso che faceva trapelare la bontà della sua anima – sono le parole del vescovo Parmeggiani durante l'omelia – Un’anima bella che, educata dalla sua famiglia, aveva scelto come programma di vita quello delle Beatitudini, un programma che Gesù ci ha dato per garantirci la felicità ora e per sempre. Un programma che l’aveva resa una buona cristiana, una catechista dedita alla trasmissione della fede ai bambini della comunità della Sacra Famiglia.

Che, impegnata nello studio, aveva fatto quale regola di vita l’amore verso il prossimo. Piena di gioia era una sorta di collante per i compagni di scuola e università, in parrocchia, in Azione Cattolica. Amore verso il prossimo che si apprestava a realizzare un nuovo passo tramite un viaggio missionario in Eritrea, che avrebbe compiuto tra pochi giorni, amore al prossimo che ha continuato a esercitare anche dopo la sua morte poiché lei stessa, non indotta da altri, al compimento del diciottesimo anno di età, aveva scelto qualora fosse sopraggiunta la morte, di donare i suoi organi. Organi che ora stanno facendo vivere altre persone. Sappiamo che con il Battesimo Camilla ha ricevuto lo Spirito Santo, è divenuta tempio dell’amore di Dio, un amore fedele, per sempre e che non verrà distrutto nemmeno dalla morte".

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