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Camilla Sanvoisin morta in casa del compagno: attesa una superperizia sulla droga in cerca di fentanyl

Continuano le indagini sulla morte di Camilla Sanvoisin, la venticinquenne trovata senza vita a casa del compagno. Rintracciato il pusher che le ha venduto la droga, attesa una superperizia per accertare la potenziale letalità della sostanza.
A cura di Beatrice Tominic
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Camilla Sanvoisin.
Camilla Sanvoisin.

Continuano le indagini sulla morte di Camilla Sanvoisin, trovata senza vita a casa del compagno sulla Giustiniana dopo aver assunto droga e sostanze stupefacenti. Dopo giorni di ricerche, è stato identificato il pusher che ha venduto la droga che si trovava nell'abitazione in cui è stata rinvenuta la giovane: gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo sono sulle sue tracce.

Per ora si tratta di un sospettato, ma qualora venisse confermata una potenziale letalità dell'eroina, la sua posizione rischierebbe di aggravarsi. Per fare chiarezza, gli inquirenti hanno disposto una superperizia sulla droga rinvenuta: il sospetto è chepossa essere stata tagliata con il fentanyl, un oppioide che aumenta il rischio di overdose.

La superperizia sull'eroina trovata a casa di Camilla Sanvoisin

Secondo quanto riportato dal fidanzato della giovane, consumatore abituale di eroina, i due si sarebbero ritrovati insieme ad assumere le sostanze in quella tragica sera. "Io sono crollato subito, dopo la prima botta. Lei è rimasta ancora un po' sveglia", ha dichiarato agli inquirenti. Secondo quanto riporta il Messaggero, sarebbe stato proprio questo racconto ad insospettirli. Difficile rilevare la presenza del fentanyl senza un'analisi approfondita. Si tratta di una sostanza inodore e incolore: per questa ragione è stata disposta la superperizia i cui dati si presentano come fondamentali per la Procura.

Le indagini in corso sulla morte di Camilla Sanvoisin

Nel frattempo non accennano a fermarsi le indagini sulla morte della ragazza. Da chiarire ancora l'orario esatto in cui la giovane ha perso la vita, visto che il compagno si è accorto dell'accaduto soltanto al suo risveglio. La giovane, prima di morire, avrebbe dato di stomaco: che si sia sentita male è un'ipotesi confermata anche dalla testimonianza di una vicina di casa che l'ha visto barcollante il giorno prima.

Oltre alla droga, nell'abitazione sono stati rinvenuti anche flaconi di antidepressivo e metadone a cui si aggiungono 2000 euro in contante che sarebbero appartenuti alla ragazza. Anche per questa ragione il compagno della giovane, Giacomo Cellurpica, era stato inizialmente arrestato con l'accusa di detenzione e spaccio e poco dopo rimesso in libertà.Da chiarire anche se la giovane potesse essere salvata con un pronto intervento dei soccorritori.

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