Camilla Marianera, la praticante avvocata in aula: “Le mie erano solo millanterie per fare soldi”
"Io ho millantato. Ho ingigantito le mie conoscenze per farmi un bacino di clienti e fare più soldi. Se tornassi indietro non lo farei, non millanterei". Lo ha dichiarato oggi in aula Camilla Marianera, la praticante avvocata accusata di aver venduto notizie coperte dal segreto istruttorio in cambio di mazzette. La giovane, in carcere da febbraio 2023, è accusata insieme al fidanzato Jacopo De Vivo di corruzione in atti giudiziari.
Marianera ha risposto alle domande della pubblico ministero Giulia Guccione negando di aver effettivamente venduto quelle notizie, ma di aver solo fatto credere di averlo fatto. "Quando Luca Giampà, che specifico ho visto solamente due volte in vita mia, mi disse di avere il Gps e il cellulare sotto controllo io, dopo aver finto di controllare, ho semplicemente ripetuto a Giampà le stesse cose dando credito ai suoi sospetti: gli ho detto che era sotto intercettazioni ambientali e telefoniche".
Luca Giampà, arrestato poi lo scorso novembre in una maxi operazione antidroga, era accusato del tentato omicidio del cognato Antonio Casamonica. È stato lui a chiedere a Marianera se aveva notizie di intercettazioni a suo carico: informazioni che avrebbe comprato in cambio di 300 euro. La ragazza ha dichiarato di non saper nulla di quell'episodio, che avrebbe appreso solo nel corso del processo.
"Il mio fidanzato aveva una sala scommesse a San Giovanni, ma ovviamente come tutte le coppie parlavamo del nostro futuro e io gli raccontavo che volevo lasciare lo studio dove collaboravo subito dopo l'esame di Stato. Tra di noi parlavamo, soprattutto in casa, e ci dicevamo che era una millanteria", ha aggiunto, dichiarandosi "non intimorita di millantare davanti a Giampà, ma oggi non lo farei mai".