Camilla Marianera, al via il processo: 300 euro dai criminali in cambio di informazioni segrete
Si è aperto oggi, in Corte d'Assise, il processo a Camilla Marianera e Jacopo De Vivo, i due fidanzati accusati di avere venduto notizie coperte da segreto istruttorio in cambio di mazzette. Entrambi hanno ottenuto il giudizio immediato. De Vivo, a differenza di Marianera, ha optato per il rito abbreviato. Devono rispondere di corruzione in atti giudiziari.
Nell'udienza di oggi sono state ammesse le prove, mentre nella prossima – che si terrà il 3 luglio – sarà ascoltato il primo testimone del pubblico ministero, il responsabile dell'ufficio intercettazioni della procura di Roma.
Secondo l'accusa, dal 2021 allo scorso dicembre, Marianera e De Vivo "erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all'ufficio intercettazioni, perché ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti nel rilevare l'esistenza di procedimenti penali coperti dal segreto, l'esistenza di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta".
Le indagini sono ancora in corso: gli investigatori cercano la ‘talpa', non ancora individuata, che avrebbe passato alla praticante avvocata le informazioni coperte da segreto d'ufficio. Lei ha dichiarato che non esiste nessuna talpa: le sue, ha spiegato durante l'interrogatorio, sarebbero state solo millanterie. Una versione che poco convince gli inquirenti.