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Cambia il mercato immobiliare a Roma, addio alle case grandi: i romani voglio mono o bilocali

Gli italiani, e in particolare i romani, non cercano più grandi appartamenti in città o villette e casali in campagna. Adesso gli immobili più ricercati sono quelli piccoli, anzi piccolissimi.
A cura di Enrico Tata
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Tetti e case a Roma, foto da Facebook.
Tetti e case a Roma, foto da Facebook.

Nel mercato immobiliare si sta registrando una vera e propria rivoluzione nei gusti e nelle preferenze degli acquirenti. Si tratta di un cambiamento in atto da diverso tempo, ma i numeri del 2023 sono da vero record: gli italiani, e in particolare i romani, non cercano più grandi appartamenti in città o villette e casali in campagna. Adesso gli immobili più ricercati sono quelli piccoli, anzi piccolissimi. Cioè bilocali e monolocali.

Questo cambio di prospettiva è certificato dai dati dell'Agenzia delle Entrate e riportati da Confedilizia. Si registra in generale nel 2023 un calo delle compravendite, ma per gli immobili con superficie superiore a 140 metri quadrati si può parlare di un vero e proprio crollo a Roma, meno 20,3 per cento rispetto allo scorso anno. Al contrario i monolocali e i bilocali di meno di 50 metri quadrati hanno visto una riduzione in tutta Italia solo del 4,8 per cento. Anzi, nei capoluoghi del centro Italia c'è stato addirittura un aumento con punte vicine al 15 per cento per gli immobili di taglia piccola.

In ogni caso la richiesta di abitazioni di dimensioni ridotte è visibile in quasi tutte le maggiori città. A Roma, per esempio, la superficie media è passata, tra il 2021 e il 2023, da 94,7 a 92,4 metri quadrati.

"Non è un caso che negli ultimi anni nelle grandi città si sono verificati i cambiamenti più significativi. È qui che il mercato è più vivace, c'è un maggiore ricambio di abitanti e sono più accentuate le trasformazioni sociali ed economiche come l'aumento dei single, il calo delle famiglie numerose (quelle con più di due figli) e l'incremento dei trasferimenti momentanei per motivi di studio e di lavoro", spiega Confedilizia.

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