Calo delle nascite, il Lazio è la regione con l’età media al parto più alta in Italia

Il Lazio è la regione con l'età media al parto più alta in Italia: 33,3 anni contro i 32,6 anni del dato nazionale. Più basso anche il tasso di fecondità, con 1,12 figli a donna rispetto all'1,18 della media nazionale. Numeri considerati allarmanti, con un divario negativo crescente tra nascite e decessi. Soprattutto quest'ultimo, per l'Istat, è ormai impossibile da invertire. Marco Marsili, dirigente del servizio delle statistiche demografiche, ha così spiegato in un'audizione chiesta dal Governo: "Dal punto di vista strettamente demografico, come i nostri dati evidenziano, possiamo dire che è impossibile. Con elevato livello di fiducia, come diremmo noi statistici, è impossibile invertire ad esempio la forbice tra nascite e decessi. I nostri dati e le nostre previsioni lo documentano, anche immaginando, a proposito della fecondità, scenari fortemente positivi".
Sempre meno donne scelgono di far figli. E, se ne fanno, molte si fermano a uno. I motivi sono molti: non si tratta solo di libera scelta di decidere se avere dei figli o meno, ma anche di materialità delle condizioni di vita. Trovare un lavoro che sia pagato in modo dignitoso è sempre più difficile, soprattutto per le donne, che vengono licenziate quando incinte oppure demansionate e costrette ad andarsene. Non esiste un sistema di welfare tale da supportare le famiglie con figli, i nidi pubblici sono pochi, gli stipendi bassi e le persone faticano sempre di più ad arrivare a fine mese in due, figuriamoci in tre. I giovani sono sfruttati, e pensare di mettere su famiglia in tempi così incerti è impensabile. E così quando si sceglie di fare figli spesso si è in là con l'età, e a volte bisogna fare i conti con la difficoltà ad avere una gravidanza.
"I dati sul nuovo minimo storico di nascite in Italia diffusi oggi dall’Istat certificano quanto già evidenziato nei giorni scorsi con la proposta di legge sulla prevenzione dell’infertilità e la preservazione della fertilità depositata a mia firma nel Consiglio regionale del Lazio, ovvero: siamo in pieno inverno demografico – ha dichiarato la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, che nei giorni scorsi ha depositato una proposta di legge sulla prevenzione dell'infertilità – Un fenomeno a cui concorrono sia fattori sociali e culturali, come l’innalzamento dell’età media delle coppie che scelgono di avere un figlio, sia fattori medici, come diverse patologie (tumori, cisti ovariche recidivanti, malattie autoimmuni ecc.), aumento di menopausa precoce, anche al di sotto dei 30 anni, o difficoltà di accesso alle tecniche di crioconservazione degli ovuli per assenza di possibilità economiche o di norme adeguate. Dobbiamo quindi intervenire su più fronti, dai contributi economici per garantire un accesso equo al social freezing alla prevenzione con tracciamento della riserva ovarica e campagne d’informazione in consultori, scuole e università. Mi appello di nuovo al presidente Rocca e a tutte le forze politiche affinché la proposta di legge ‘salva-nascite’ del Lazio, la prima in Italia che affronta la denatalità con un approccio strutturale, sia discussa e approvata al più presto e, questo il mio doppio auspicio, faccia da apri pista in ambito nazionale, così come già accaduto per la norma sulla Pma".