Cadevano le bombe come neve il 19 luglio a San Lorenzo: la storia del bombardamento di Roma
Una canzone di Francesco De Gregori racconta quando oggi, nel 1943, Roma "città aperta" fu bombardata per la prima volta dagli alleati. Le bombe, che erano destinate a colpire alcuni nodi strategici in particolare gli scali ferroviari. Le bombe destinate ai binari della ferrovia investono però anche il popolare quartiere di San Lorenzo. E proprio ‘San Lorenzo' si chiama il brano del cantautore contenuto nell'album Titanic.
Cadevano le bombe come neve
il 19 luglio a San Lorenzo
sconquassato il Verano
dopo il bombardamento
tornano a galla i morti
e sono più di cento.
Cadevano le bombe a san Lorenzo
e un uomo stava a guardare la sua mano
viste dal Vaticano
sembravano scintille
l'uomo raccoglie la sua mano
e i morti sono mille
Sulla città piovono 4000 bombe, che provocano 3000 morti e 11000 feriti. Il quartiere più colpito è proprio San Lorenzo: qua le vittime saranno circa 1500, almeno il doppio i feriti. I palazzi sono sventrati, e ancora oggi camminando per le strade, se si fa attenzione, si possono vedere le facciate cieche degli edifici parzialmente abbattuti a guerra finita.
Subito dopo che i bombardieri pesanti avevano finito di far cadere le bombe, mentre sono in corso le operazioni di soccorso e ancora si contano i morti. Papa Pio XII esce da San Pietro e si reca a piazzale del Verano per consolare la folla e incontrare i romani, benedicendo le vittime. Un gesto di forte impatto simbolico, che non eviterà però che la capitale sia bombardata altre 50 volte fino alla liberazione, anche se in nessun caso si conteranno così tante vittime e danni materiali.
La memoria di quel bombardamento è ancora viva e ha contribuito a costruire l'identità del quartiere di San Lorenzo. Ogni anno si tiene una cerimonia ufficiale di commemorazione a cui partecipano le autorità cittadine, ma anche iniziative organizzate autonomamente dai comitati e le associazioni di San Lorenzo tra mostre e passeggiate nel quartiere. Negli ultimi anni sono in particolare il Nuovo Cinema Palazzo e la Libera Repubblica di San Lorenzo a promuovere le celebrazioni non ufficiali.