Cade dal monopattino e muore in ospedale, il fratello: “Lasciato morire senza fargli gli esami”

"Vogliamo sapere la verità dai medici su com'è morto Charles. Lo hanno abbandonato, lo hanno lasciato morire senza fargli gli esami che erano necessari". A parlare è Nana Osei Bonsu Baffour, fratello del dello studente di Economia dell'Università di Cassino, morto dopo essere finito in ospedale a seguito di una caduta dal monopattino. Il ventiquattrenne originario del Ghana ha avuto un incidente, mentre rientrava nelle residenze nel Campus Folcara, dopo il lavoro a Frosinone.
Suo fratello, che ha sporto denuncia, vuole che venga fatta chiarezza su quanto è accaduto a Charles, l'ipotesi è che in ospedale gli sia stata fatta una tac al cranio sbagliata, che i sanitari abbiano perso del tempo prima di intervenire e che non sia stato sottoposto agli esami necessari per escludere traumi e complicazioni. Il fratello ha raggiunto l'obitorio dell'ospedale di Santa Scolastica, per il riconoscimento della salma.
"Ho saputo dai giornali che mio fratello era morto"
Intervistato da Il Messaggero Nana Osei ha spiegato che nessuno lo ha avvertito che il fratello si trovasse in ospedale: "Che era caduto dal monopattino ed era grave l'ho saputo leggendo i giornali. Mi sono messo in contatto con l’ospedale di Cassino, da dove mi hanno informato che stavano sottoponendo mio fratello ad una tac. Allora ho preso il treno per raggiungerlo, ma mentre ero in viaggio verso Cassino, sempre dai giornali, ho saputo che era morto".
Trascorsa qualche ora dalla tac i medici volevano dimetterlo, ma Charles ha preferito restare in ospedale. Ha perso i sensi ed è morto per una grave emorragia interna, causata dalla rottura di milza e reni. Secondo la famiglia di Cahrles i medici non se ne sono accorti. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un'inchiesta e ha sequestrato la cartella clinica.
Il fratello di Charles nomina un avvocato per fare chiarezza
Nana Osei ha raccontato che, una volta arrivato in ospedale, non è riuscito a vedere subito la salma del fratello: "Mi hanno detto che era sotto sequestro. Insieme al rettore Dell’Isola e a un rappresentante degli studenti ci siamo recati al Commissariato di Polizia. Gli agenti hanno contattato il giudice titolare del caso, che mi ha permesso di vederlo". Charles, lo ricordasuo fratello "era buono, un ragazzo brillante, che sognava di diventare professore dell’Università di Cassino". Nana Osei chiede che venga fatta chiarezza sulla morte improvvisa del fratello: "Non so nulla e non mi è stato detto nulla su ciò che è successo, abbiamo nominato un avvocato".